sabato 5 dicembre 2009

Acquistare detersivi e aiutare la natura

VERDI NOVITA'

Aperto anche a Spinea un negozio di detersivi che usa il metodo della vendita alla spina.


E' aperto da qualche mese in via Gioberti 14, dietro la chiesa di Santa Bertilla, il primo negozio di Spinea per la vendita di detersivi ecologici al dettaglio, senza il consumo dei recipienti usa e getta.

Il vantaggio sull'ambiente è assicurato dalle schede tecniche a disposizione dei clienti che ne facciano richiesta (noi le abbiamo avute tutte via mail) ma anche dal fatto che puoi avere al primo acquisto il recipiente, che potrai usare per tutte le altre ricariche, evitando di creare accumuli di plastica nelle discariche, con notevole vantaggio anche dal punto di vista del risparmio economico oltre che evitare inutile inquinamento atmosferico.

Il negozio Q.B. di Tormena Marco Via Gioberti, 14 - Spinea (VE) Tel. 349/4781371
fa parte della catena
mille bolle P O I N T

domenica 8 novembre 2009

La Regione vuole trasformare Marghera e Spinea in una pattumiera di rifiuti tossici

Cronologia dei fatti a Marghera :
La Regione Veneto
, a seguito di un errore di valutazione nel calcolo del Project Financing riguardante l’impianto di depurazione acque di Fusina (vedere: Progetto Integrato Fusina (P.i.f.) - Marghera), rischia di rimetterci 9,5 milioni di euro perché nel calcolo dei ricavi derivanti dal trattamento acque non ha tenuto conto che molte attività industriali nell’ultimo periodo hanno chiuso i battenti e quindi non possono conferire guadagni all’impianto di depurazione.

Per ovviare al mancato incasso decide di autorizzare e deliberare una variante all’inceneritore SG31 del petrolchimico destinandolo al trattamento di rifiuti tossico nocivi provenienti da tutta Italia (ora possono essere trattati solo quelli prodotti localmente) incrementando il processo di trattamento e portandolo dalle attuali 55.000 tonnellate fino a 200.000 tonnellate, e destinando contestualmente l’area attigua allo stoccaggio di 1.700.000 litri di rifiuti tossico nocivi di varia natura (la lista delle tipologie è pressoché infinita).

Inoltre per il transito dei rifiuti sono previsti circa 16.000 autobotti in più al’anno (circa 65 in più per ogni giorno lavorativo).

Come sempre accade solo in Italia, tutto l’iter del progetto si è svolto in assoluto silenzio, e non solo, per assicurarsi che non potessero trapelare notizie è stato stipulato un accordo di segretezza tra le parti (Regione Veneto S.I.F.A ed STE che è il soggetto direttamente interessato all’attuazione dell’impianto) , ciò ha fatto si che si arrivasse sino ai giorni nostri senza sapere quasi nulla di ciò che stava succedendo.

La volta precedente in cui si parlò di Patto di segretezza a Porto Marghera fummo invasi dal CVM, e non occorre ricordare quanti padri, fratelli o sorelle siano deceduti a seguito di malattie contratte durante l’utilizzo di tale sostanza.

Lo scandalo è che questo tipo di opere, proprio per la loro natura impattante a livello ambientale, sono soggette al V.I.A. (procedura di valutazione di impatto ambientale), ma i tecnici preposti a tale valutazione sono proprio dei tecnici regionali e questo comporta un evidente conflitto d’interessi ed è quindi plausibile ipotizzare che non vi saranno grossi ostacoli sulla strada del nuovo inceneritore.

Sono evidentemente compromessi tutti gli abitanti di Venezia ed entroterra, Marghera, Mestre, Campalto, Oriago, Mira Spinea e zone limitrofe. La cittadinanza si sta mobilitando per opporsi a questo progetto scellerato, e si è attivata per una petizione tramite la raccolta di firme.



A Spinea

La Regione Veneto vuole concedere la riapertura della discarica di Spinea in Via Prati a Fornase, chiusa 10 anni fa, per scaricare altre 150.000 tonnellate di rifiuti (50.000 t/anno per tre anni), questo, per consentire alla ditta ECOVENETA che gestisce l’impianto di rifarsi delle spese che dovrà sostenere per mettere in sicurezza la discarica, operazione che doveva essere fatta già al momento della chiusura, non adesso.


Non si può spacciare la messa in sicurezza del sito con una sostanziale riapertura che, in nome della ricopertura, fa arrivare nuovi rifiuti ed fa aumentare di 3,5 / 4 metri in altezza il cumulo già presente.

Inoltre il progetto non tiene conto dei vincoli ambientale e paesaggistici legati alla presenza del canale Menegon e ancor peggio degli insediamenti urbani dei Comuni di Mira e di Spinea;
va ricordato infatti che la discarica NON DOVEVA ESSERE REALIZZATA IN QUELL’AREA, perché zona vincolata ed inoltre situata a meno di 150 mt. dalle abitazioni.

Il ricarico di questi rifiuti comporterà un innalzamento della discarica e l'aumento esponenziale di peso,metterà a rischio la tenuta del fondo in betonite che, in caso di cedimento, comporterebbe il filtraggio del percolato con il grave rischio d’inquinamento delle falde acquifere, inoltre, già ora, il muro di contenimento della discarica preme sull’argine del vicino fiume, danneggiandolo e ponendo a rischio di esondazione l’intera area.

Oltre all’inquinamento prodotto dalla riapertura della discarica è da considerare quello che produrranno gli oltre 3.600 camion/anno necessari per trasportare i rifiuti nel sito e che percorreranno le nostre strade con forte impatto sulla viabilità.


Siamo alla vigilia della scadenza del V.I.A (valutazione di Impattto ambientale) che verrà rilasciata mercoledì 11, la nostra Associazione Comitato Difesa ambiente e territorio di Spinea assieme all'Associazione Grilli per Spinea città a cinque stelle ha messo in campo un'iniziativa congiunta, che vedrà impegnate le due associazioni nei sabati del 14, 21, 28 novembre e il sabato 5 dicembre in una raccolta firme contro l'apertura della discarica di Spinea e in appoggio alla raccolta firme per quella di Marghera.


I cittadini di Spinea avranno la possibilità di firmare contro la riapertura della discarica e per chi non l'ha ancora fatto di firmare anche contro la ripaertura di quella di Marghera.


Inoltre facciamo un appello a tutte le forze cittadine (associazioni, comitati, singoli cittadini, enti vari, partiti, ecc…) ad unirsi organizzare iniziative di contrasto al progetto di riapertura della discarica, con un tavolo permanente sull'ambiente.


Il primo appuntamento è fissato per


martedì 10.11.2009 alle 18.00 in via Pozzuoli n. 13

di seguito alleghiamo dei documenti in pdf per chi vuole un'informazione dettagliata sulle riaperture delle due discariche


AFFARI E RIFIUTI pdf


EMISSIONI GASSOSE FORMO SG31

mercoledì 21 ottobre 2009

RIFIUTI TOSSICI A MARGHERA, li respireremo anche a Spinea

LUNEDI’ 26 OTTOBRE 2009

Ore 20:45

Presso la SALA CONSILIARE

del Municipio di SPINEA

Interverranno:

GIANFRANCO BETTIN

Consigliere regionale

EZIO DA VILLA

Ex Assessore Provinciale all’ambiente

Quel che non sapete,

Quel che non vogliono farvi sapere

LI RESPIREREMO ANCHE A SPINEA

link della locandina pdf clicca qui




I Grilli per Spinea a 5 Stelle - http://www.meetup.com/Spinea-citta-5-Stelle/it/

mercoledì 12 agosto 2009

SPINEA - CONSUMO DEI SUOLI - Quando togliamo qualcosa alla terra

Quando togliamo qualcosa alla terra, dobbiamo anche restituirle qualcosa.
Noi e la terra dovremmo essere compagni con uguali diritti. Quello che noi rendiamo alla Terra può essere una cosa semplice e allo stesso tempo così difficile come il rispetto. La ricerca di petrolio, carbone, e di uranio ha già recato grossi danni alla Terra, ma questi danni possono essere ancora riparati, se lo vogliamo. Con l'estrazione delle ricchezze del sottosuolo, le piante vengono abbattute. Sarebbe cosa giusta e ragionevole offrire alla Terra semi e germogli, e con questo sostituire di nuovo quello che abbiamo distrutto. Dobbiamo imparare una cosa: non possiamo sempre prendere senza dare qualcosa di persona. Dobbiamo dare alla nostra Madre, la Terra, sempre, tanto quanto le abbiamo tolto.

Jimmi C. Begay della Tribù Navajo

La saggezza degli uomini, siano essi indiani d'america od europei, deve farci riflettere.

Nella nostra piccola città, come nella grande metropoli, il pensiero lungimirante non deve mai mancare.
Questo serve come premessa ad un ragionamento che coinvolge noi come cittadinanza e i nostri politici amministratori: non sempre sono/siamo saggi e lungimiranti.

A Spinea in particolare sembra che questo presupposto manchi da almeno quarant'anni.
Risale infatti agli anni sessanta il primo accelerato consumo dei suoli a favore della edificazione massiccia e al consumo del territorio comunale.

Da uno studio sull'utilizzo del territorio consumo dei suoli, fatto dall'Assessorato alle Politiche Ambientali della Provincia e dal WWF Veneto, pubblicato sulla rivista del
WWF "ATTENZIONE" nel marzo 2002 si è evidenziato:

A differenza di altri grossi centri della provincia Spinea fino al 1900 praticamente non esisteva, esistevano solo alcune grosse ville venete ed alcuni casolari di campagna. Tra il 1900 ed il 1945 inizia ad abbozzarsi il centro di Spinea, lungo la miranese, assieme alle prime costruzioni nelle frazioni. E' solo dopo il secondo dopo guerra che Spinea ed il suo centro incominciano ad assumere i connotati attuali, mentre lontane ad assomigliare agli attuali centri sono le frazioni. Con i decenni 1960 - 1970 e 1970 - 1980 Spinea e le sue frazioni vengono ad assumere in gran parte le attuali dimensioni, anche se nelle due frazioni si ha un certo aumento dei suoli anche nel decennio 1980 - 1990. In questo decennio, come nel successivo, a Spinea non si ha un grande aumento di consumo dei suoli, che però avviene con volumetrie più elevate, sopratutto nell'area a Sud della Miranese. I palazzi a maggiore volumetria si trovano tutti nel centro di Spinea e nell'area a Sud della Miranese, mentre in periferia e nelle frazioni predomina un insieme variegato di abitazioni fra gli 1 ed i 3 piani. Nelle aree agricole, invece, di solito non s superano i 2 piani di altezza.
Consumo dei suoli a Spinea dal 1800 al 1960 (cliccare sull'immagine per ingrandirla)
Come l'occupazione di suolo da parte delle aree costruite si sia mantenuta su valori molto bassi fino al 1900 ed ancora non rilevanti anche fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
I dati confermano in sostanza quello che ci si aspettava già in partenza e cioè che il boom edilizio ha avuto origine in maniera massiccia, negli anni cinquanta.
L'andamento dell'urbanizzazione in crescita ha avuto infatti un andamento dapprima solo leggermente crescente , per poi subire un'improvvisa e notevole impennata nel secondo dopo guerra, tra il 1945 ed il 1960 ed ancor di più tra il 1960 ed il 1970.
L'andamento si è mantenuto poi ancora notevolmente crescente dino al 1990, per poi subire una diminuzione fra il 1990 ed il 2000.

(sarebbe interessante vedere l' incremento negli ultimi dieci anni trascorsi con la giunta di centro destra guidata da Tessari - n.d.r).
Spinea, in realtà, dal diciottesimo secolo fino alla fine dell'Ottocento era costituita prevalentemente da grandi ville e loro parchi dei nobili di allora, distribuite principalmente lungo l'attuale Miranese, ma nache in alcune frazioni, da piccoli nuclei centrali appena abbozzati nel capoluogo ed in alcune frazioni e da casali agricoli sparsi.
L'unico nucleo storico di un certo peso, costituito dal castello di Orgnano, era da tempo raso al suolo dalla Serenissima e di esso ne rimane oggi solamente la piccola chiesetta, oltre a qualche rudere sparso.
Consumo dei suoli a Spinea dal 1970 al 2000 (cliccare sull'immagine per ingrandirla)

Dopo la nascita del centro attuale del paese esso si incomincia a sviluppare lentamente nel corso delgi anni venti, ma è solamente con il boom edilizio degli anni cinquanta ed ancor di più negli anni sessanta e poi nei due decenni successivi che, parallelamente allo sviluppo economico di aree fino ad allora prevalentemente agrarie, si ha anche un enorme consumo dei suoli ed uno stravolgimento completo degli assetti territoriali ed ambientali.
Nell'ultimo decennio (1990-2000 ndr) si è notata una diminuzione nell'aumento di suolo consumato, tuttavia non si tratta ancora assolutamente di uno stabilizzamento del livello di edificazione del territorio, come invece, visto l'enorme aumento registrato negli anni precedenti, sarebbe auspicabile.

(tratto dalla rivista del WWF "ATTENZIONE" fatto in collaborazione dell'Assessorato alle Politiche Ambientali della Provincia di Venezia e del WWF Veneto)

Questo significa che se lo studio è datato 2002 la ricerca si riferisce a tutto il 2000, lasciamo ai lettori immaginare,( basta guardarsi intorno quello che è stato costruito), cosa è stato edificato e quanto suolo è stato cementificato fino ad oggi.....

domenica 9 agosto 2009

MOLTI, ma tanti (in parte gli stessi)

Molti non si curano degli altri
ma tanti (in parte gli stessi)
sanno d'aver bisogno degli altri.

Molti vivono la vita come una corsa
ma tanti (in parte gli stessi)
conoscono il piacere di camminare insieme.

Molti si chiudono nella solitudine
ma tanti (in parte gli stessi)
cercano negli altri il proprio senso
e la propia misura.

Molti giudicano cari i diritti degli altri
ma tanti (in parte gli stessi)
sanno che i diritti si conquistano
e si perdono insieme.

Molti considerano il "pubblico" terra di nessuno
ma tanti (in parte gli stessi) vogliono farne
uno spazio di vita più comunitaria.

Molti delegano ad altri le decisioni pubbliche
ma tanti (in parte gli stessi)
vogliono tornare a decidere con gli altri.

Molti sono affaristi, consumatori, spettatori,
ma tanti (in parte gli stessi)
vogliono e sanno essere cittadini attivi.

(tratto da "Insieme" guida alla cittadinanza attiva - Auser -)

domenica 2 agosto 2009

RACCOLTA FIRME E PETIZIONE ON-LINE


E' cominciata, anche se un pò in sordina, la raccolta firme contro l'abbattimento degli alberi del giardino della ex scuola Pascoli di Spinea.

Da due settimane infatti continua la raccolta delle firme "cartacea", per la quale vi rimandiamo in calce il foglio in formato PDF, - che volendo si può stampare per raccogliere firme - mentre parallelamente nel sito firmiamo.it all'indirizzo:

http://firmiamo.it/controabbattimentoalberiexscuolapascolidispinea
si può sottoscrivere la petizione On-Line.

Dobbiamo segnalare che il nostro comunicato stampa è stato pubblicato solo dal Gazzettino, mentre è stato ignorato dalla Nuova Venezia e dal Corriere del Veneto.

Ma non ci siamo demoralizzati; abbiamo provveduto a distribuire in alcuni esercizi commerciali i moduli per la raccolta firme, che andrà avanti tutta l'estate.

Tra le eccellenze c'è da segnalare la Pizzeria "Il Barone Rosso" dove in dieci giorni sono già state raccolte oltre 200 firme.

L'esposto è stato presentato al Comando dei carabinieri di Spinea e per conoscenza al Sindaco e ha sortito una convocazione da parte del primo cittadino di alcuni rappresentati del Comitato.

Un resoconto dell'incontro lo pubblicheremo al più presto su questo blog.

Nel ricordare che la mobiltazione del Comitato contro l'abbattimento degli alberi continua, invitiamo tutti quanti ad intervenire al dibattito con dei commenti al blog e sopratutto con l'adesione al Comitato difesa ambiente e territorio di Spinea.

Per informazioni: comitato.ambiente.spinea@gmail.com


allegati:

FOGLIO CARTACEO PETIZIONE (cliccare per aprire il file pdf)

ESPOSTO (cliccare per aprire il file pdf)

BROCHURE Volantino (cliccare per aprire il file pdf)





lunedì 20 luglio 2009

ASSOCIAZIONE "COMITATO DIFESA AMBIENTE E TERRITORIO DI SPINEA"

Si è costituita in data 16 Luglio 2009 l'Associazione "Comitato Difesa Ambiente e Territorio di Spinea".

Il Comitato che avrà lo scopo di intervenire nel territorio del Comune di Spinea per salvaguardare e monitorare rispetto a qualsiasi iniziativa di tipo edilizio, strutturale e di viabilità che pregiudichi l'equilibrio ecologico e ambientale.

Il Comitato è nato sotto la spinta di un movimento d'opinione e di forte preoccupazione che si è creata in alcuni cittadini che a seguito dell'abbattimento della ex scuola G. Pascoli di Spinea, vedevano conseguenziale e imminente l'abbattimento anche delle circa quindici piante ad alto fusto, esistenti nel giardino dell'ex scuola, per far spazio ad una piazza e alla costruzione di un edificio commerciale.

Alla costituzione in Comitato è seguita oltre che una petizione di raccolta firme, anche la presentazione di un esposto al Comando dei Carabinieri.

Nell'esposto viene prospettato che in caso di abbattimento delle piante vi sia l'ipotesi di illecito ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 "Norme per la protezione della Fauna omeoterma e per prelievo venatorio", art. 14 - comma 1 - B , che punisce la distruzione dei nidi dei nuovi nati di fauna selvatica nonchè dei riproduttori; dell'art. 5 della Direttiva dell'Unione Europea del 2 Aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici (74/409/CEE).

Infatti l'area della zona interessata, adiacente al parco del Rio Cimetto, contigua al giardino storico di una grande villa, è parzialmente riparata dal traffico e comprende più di 15 piante ad alto fusto della tipologia "siepe campestre".

Vi si riconoscono facilmente numerosi Tigli di grandi dimensioni di oltre 5 metri, Carpini bianchi e alcuni Aceri e Tassi e la zona è diventata per omogeneità un biotopo naturale nel quale è in corso la nidificazione di alcune specie di uccelli: Picchio rosso maggiore, Colombaccio, Merlo, Passera d'Italia, ecc.

Ora si procederà alla raccolta firme attraverso una petizione che sarà portata avanti tutta l'estate, anche sfidando la calura estiva, per difendere ombra e ossigeno generato dagli alberi.

Hanno aderito alla raccolta firme:
LAV Spinea
LIPU Venezia
Associazione Spinea Citta 5 Stelle


Chi volesse aderire può contattare via e-mail i promotori all'indirizzo mail:
comitato.ambiente.spinea@gmail.com

oppure firmare la petizione online all'indirizzo: contro l'abbattimento alberi ex Pascoli Spinea