mercoledì 12 agosto 2009

SPINEA - CONSUMO DEI SUOLI - Quando togliamo qualcosa alla terra

Quando togliamo qualcosa alla terra, dobbiamo anche restituirle qualcosa.
Noi e la terra dovremmo essere compagni con uguali diritti. Quello che noi rendiamo alla Terra può essere una cosa semplice e allo stesso tempo così difficile come il rispetto. La ricerca di petrolio, carbone, e di uranio ha già recato grossi danni alla Terra, ma questi danni possono essere ancora riparati, se lo vogliamo. Con l'estrazione delle ricchezze del sottosuolo, le piante vengono abbattute. Sarebbe cosa giusta e ragionevole offrire alla Terra semi e germogli, e con questo sostituire di nuovo quello che abbiamo distrutto. Dobbiamo imparare una cosa: non possiamo sempre prendere senza dare qualcosa di persona. Dobbiamo dare alla nostra Madre, la Terra, sempre, tanto quanto le abbiamo tolto.

Jimmi C. Begay della Tribù Navajo

La saggezza degli uomini, siano essi indiani d'america od europei, deve farci riflettere.

Nella nostra piccola città, come nella grande metropoli, il pensiero lungimirante non deve mai mancare.
Questo serve come premessa ad un ragionamento che coinvolge noi come cittadinanza e i nostri politici amministratori: non sempre sono/siamo saggi e lungimiranti.

A Spinea in particolare sembra che questo presupposto manchi da almeno quarant'anni.
Risale infatti agli anni sessanta il primo accelerato consumo dei suoli a favore della edificazione massiccia e al consumo del territorio comunale.

Da uno studio sull'utilizzo del territorio consumo dei suoli, fatto dall'Assessorato alle Politiche Ambientali della Provincia e dal WWF Veneto, pubblicato sulla rivista del
WWF "ATTENZIONE" nel marzo 2002 si è evidenziato:

A differenza di altri grossi centri della provincia Spinea fino al 1900 praticamente non esisteva, esistevano solo alcune grosse ville venete ed alcuni casolari di campagna. Tra il 1900 ed il 1945 inizia ad abbozzarsi il centro di Spinea, lungo la miranese, assieme alle prime costruzioni nelle frazioni. E' solo dopo il secondo dopo guerra che Spinea ed il suo centro incominciano ad assumere i connotati attuali, mentre lontane ad assomigliare agli attuali centri sono le frazioni. Con i decenni 1960 - 1970 e 1970 - 1980 Spinea e le sue frazioni vengono ad assumere in gran parte le attuali dimensioni, anche se nelle due frazioni si ha un certo aumento dei suoli anche nel decennio 1980 - 1990. In questo decennio, come nel successivo, a Spinea non si ha un grande aumento di consumo dei suoli, che però avviene con volumetrie più elevate, sopratutto nell'area a Sud della Miranese. I palazzi a maggiore volumetria si trovano tutti nel centro di Spinea e nell'area a Sud della Miranese, mentre in periferia e nelle frazioni predomina un insieme variegato di abitazioni fra gli 1 ed i 3 piani. Nelle aree agricole, invece, di solito non s superano i 2 piani di altezza.
Consumo dei suoli a Spinea dal 1800 al 1960 (cliccare sull'immagine per ingrandirla)
Come l'occupazione di suolo da parte delle aree costruite si sia mantenuta su valori molto bassi fino al 1900 ed ancora non rilevanti anche fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
I dati confermano in sostanza quello che ci si aspettava già in partenza e cioè che il boom edilizio ha avuto origine in maniera massiccia, negli anni cinquanta.
L'andamento dell'urbanizzazione in crescita ha avuto infatti un andamento dapprima solo leggermente crescente , per poi subire un'improvvisa e notevole impennata nel secondo dopo guerra, tra il 1945 ed il 1960 ed ancor di più tra il 1960 ed il 1970.
L'andamento si è mantenuto poi ancora notevolmente crescente dino al 1990, per poi subire una diminuzione fra il 1990 ed il 2000.

(sarebbe interessante vedere l' incremento negli ultimi dieci anni trascorsi con la giunta di centro destra guidata da Tessari - n.d.r).
Spinea, in realtà, dal diciottesimo secolo fino alla fine dell'Ottocento era costituita prevalentemente da grandi ville e loro parchi dei nobili di allora, distribuite principalmente lungo l'attuale Miranese, ma nache in alcune frazioni, da piccoli nuclei centrali appena abbozzati nel capoluogo ed in alcune frazioni e da casali agricoli sparsi.
L'unico nucleo storico di un certo peso, costituito dal castello di Orgnano, era da tempo raso al suolo dalla Serenissima e di esso ne rimane oggi solamente la piccola chiesetta, oltre a qualche rudere sparso.
Consumo dei suoli a Spinea dal 1970 al 2000 (cliccare sull'immagine per ingrandirla)

Dopo la nascita del centro attuale del paese esso si incomincia a sviluppare lentamente nel corso delgi anni venti, ma è solamente con il boom edilizio degli anni cinquanta ed ancor di più negli anni sessanta e poi nei due decenni successivi che, parallelamente allo sviluppo economico di aree fino ad allora prevalentemente agrarie, si ha anche un enorme consumo dei suoli ed uno stravolgimento completo degli assetti territoriali ed ambientali.
Nell'ultimo decennio (1990-2000 ndr) si è notata una diminuzione nell'aumento di suolo consumato, tuttavia non si tratta ancora assolutamente di uno stabilizzamento del livello di edificazione del territorio, come invece, visto l'enorme aumento registrato negli anni precedenti, sarebbe auspicabile.

(tratto dalla rivista del WWF "ATTENZIONE" fatto in collaborazione dell'Assessorato alle Politiche Ambientali della Provincia di Venezia e del WWF Veneto)

Questo significa che se lo studio è datato 2002 la ricerca si riferisce a tutto il 2000, lasciamo ai lettori immaginare,( basta guardarsi intorno quello che è stato costruito), cosa è stato edificato e quanto suolo è stato cementificato fino ad oggi.....

3 commenti:

M@xx DP ha detto...

Approfitto del vs. post in quanto l'argomento è attinente a quanto sta per accadere con la costruzione della nuova strada che collegherà via Martiri con via Solferino fino a via Capitaneo, con formazione di due nuove MEGA ROTONDE, passando attraverso le aree a attrezzature sportive dello stadio Allende e le aree rurali a sud del villaggio dei fiori.
E' una strada ASSOLUTAMENTE INUTILE che si spaccia per opera complementare al passante ma che complementare non è, poiché il secondo tratto, quello che doveva collegare l'opera alla via costituzione, non potrà essere realizzato, perché nel frattempo (il progetto e molto vecchio) i terreni interessati sono stati edificati.
Il vero interesse è evidente, se questa strada sarà realizzata quei terreni sono condannati.
Ma cosa si nasconde dietro la realizzazione di una rotonda di ben 44 mt di diametro, una rotonda adatta a far circolare più i TIR che le semplici automobili. E' forse un caso che la si voglia portare fino a via Capitaneo, alla fine della quale c'è un deposito di container?
Noi Grilli per Spinea a 5 Stelle sosterremo il comitato che sta lottando contro quest'opera e, come fatto con la discarica chiediamo l'aiuto di tutte le associazioni cittadine.
Per info andata su http://www.viabilitaspinea.com/

iGrilli ha detto...

Il comitato per la viabilità di Spinea agisce con il legale per salvaguardare l’urbanistica della propria città.
Queste le azioni:
Il giorno, 17.11.2009, la Presidente del Comitato viabilità Spinea, accompagnata dal legale e da altri tre concittadini, ha avuto un colloquio con l’assessore alla viabilità Gianpier Chinellato che si è reso disponibile ad affrontare le questioni poste dal Comitato.
Alla domanda del legale: “perché il Comune di Spinea ritiene utile realizzare la strada di collegamento fra via Capitanio e via Martiri?”, l’assessore ha riposto:” il Comune non vede particolare interesse all’opera, se fosse per l’attuale amministrazione la strada non verrebbe costruita ed il denaro sarebbe impiegato meglio”.
(ndr l’amministrazione attuale è chiamata ad intervenire con somma urgenza per fermare lo scempio)
Altra domanda posta è come l’opera possa essere intesa come complementare al Passante di Mestre. Anche in questo caso l’amministrazione non ha dato risposte, visto che è evidente che nessun collegamento ha con il Passante.
L’assessore si è reso disponibile ad accompagnare il Comitato ad un incontro con l’ing. Costantini di Veneto Strade spa per valutare le possibilità di bloccare l’opera.
E’ stato chiesto all’assessore se l’ufficio legale del Comune era stato interessato della questione e se avesse già valutato le possibili conseguenze in caso di abbandono dell’opera. Ci è stato risposto che la questione è venuta a galla da poco tempo e quindi nessuno si è ancora mosso. (ndr l’amministrazione non sa cosa si costruisce nel territorio)
Il punto è che la strada non serve, fa danni, il Comune non la vuole, eppure non si attiva perché si impedisca tutto ciò.
Come spesso accade, tutti gli oneri vengono lasciati sulle spalle dei cittadini ed il Comune pare voglia rimanere nell’ombra pur essendo consapevole che quella strada non solo non è necessaria o utile ma che andrà anche a danneggiare l’area interessata privandola di verde pubblico e creando maggiori problemi alla viabilità di via Martiri, via Capitanio e Solferino.
A sentire i tecnici comunali, nemmeno Veneto Strade spa è direttamente interessata alla realizzazione della bretella (dicono che l’opera è stata espressamente chiesta dal Comune (l’ing. Mercatali del Comune lo ha confermato). La nuova strada non ha nessun collegamento con il Passante, quindi ci si domanda come possa essere ritenuta complementare allo stesso e perché vengano utilizzati soldi pubblici per realizzare un’opera che nessuno vuole più.
La domanda verrà posta nei prossimi giorni anche all’Autorità giudiziaria, cui verrà presentato un esposto su questo tema, se sia cioè legittimo impiegare i finanziamenti del Passante per costruire una strada di mero collegamento tra due vie comunali.
Oggi il nostro legale ha contattato Veneto Strade spa chiedendo di poter fissare un appuntamento con l’ing. Costantini; il quale però non si è reso disponibile in quanto ritiene non essere competente trattandosi oramai di questione di natura politica e non tecnica. Tramite la sua segretaria ha quindi invitato il nostro legale a far contattare, dal Sindaco o dall’assessore Chinellato, il commissario Vernizzi. Il messaggio è stato girato all’assessore e si è in attesa dei prossimi sviluppi.
Dal sito di Veneto Strade spa, si apprende che venerdì 27 alle ore 15 presso la sede della società si terrà la seconda seduta di gara per l’appalto di tre opere fra cui anche quella che a noi più interessa
Si ritiene importante far sentire all’amministrazione comunale la nostra pressione e che adotti tutti gli strumenti in suo possesso per bloccare la realizzazione dell’opera.
E’ quindi indispensabile raccogliere il maggior numero possibile di firme di adesione alla nostra iniziativa e portarle all’amministrazione comunale quanto prima.

iGrilli x
Comitato Viabilità Spinea

M@xx DP ha detto...

NUOVO FRONTE ... EDIFICATORIO ecco la nuova colata di cemento che si sta per abbattere su Spinea
Leggete: http://www.meetup.com/Spinea-citta-5-Stelle/it/messages/boards/thread/8139315

iGrilli