lunedì 29 ottobre 2012

STRISCIE BLU A SPINEA E DOPPIO SENSO IN VIA MATTEOTTI, La presa di posizione del Coordinamento SPINEA CICLABILE

Di seguito pubblichiamo il contenuto del comunicato stampa che il Coordinamento Spinea Ciclabile (al quale il nostro Comitato aderisce), diffuso in questi giorni per far conoscere alla cittadinanza la propria posizione in merito ai due argomenti così spinosi e  molto discussi fra l'opinione pubblica e le parti che si sono schierate a pro o a favore: STRISCE BLU con parcheggi a pagamento e doppio senso in via Matteotti.

COMUNICATO STAMPA DEL COORDINAMENTO SPINEA CICLABILE

sulle strisce blu e sul ripristino del doppio senso in via Matteotti

Il Coordinamento SPINEA CICLABILE che è stato costituito nel 2010 come  tavolo  aperto al contributo di  cittadini e Associazioni  sensibili alle tematiche della mobilità pedonale  e ciclabile e più in generale della viabilità della città di Spinea,  si è riunito Giovedì 25 OTTOBRE 2012.
Alla presenza della maggioranza delle Associazioni che ne fanno parte, in particolare: Associazione Amici del Graspo d’Uva, - Associazione Comitato Difesa Ambiente e Territorio,  - Associazione Spinea 5 Stelle, Gruppo Fiab Spinea  AMICABICI, sono state discusse e approfondite alcune tematiche che per peculiarità interessano l’opinione pubblica , per quanto attiene alla mobilità ciclabile e pedonabile che vengono discusse in queste  settimane anche nei giornali.
I rappresentanti delle Associazioni soprariportate, specificando e ribadendo l’utilità di continuare a sedere al tavolo del Coordinamento SPINEA CICLABILE,  sottolineano l’importanza del ruolo che tale organismo,  costituito solo come ,  aperto e senza vincoli di mandato,  continui a esistere e che presenti proposte, confronti  e stimoli il dibattito e l’informazione  dell’opinione pubblica, finalizzato alla sensibilizzazione e alla creazione di azioni positive di partecipazione e confronto con l’Amministrazione Comunale sulle tematiche della viabilità, della pedonabilità e della ciclabilità di Spinea.
Per quanto riguarda i seguenti argomenti ha unitariamente espresso le  posizioni di seguito riportate:


SOSTA A PAGAMENTO CON STRISCE BLU E COLONNINE 
E’ stato  annunciata ancora a settembre la notizia che il Comune ha approntato una proposta di affidamento di alcune zone centrali, ma anche periferiche, vedi Villaggio dei Fiori, per la gestione dei parcheggi a pagamento, ad una ditta esterna, che dovrebbe provvedere  alla realizzazione degli stalli a strisce blu con l’installazione delle colonnine, oltre alla gestione dello svuotamento del contante delle stesse, rendicontazione, controllo e elevazione delle multe.

Il sistema proposto è molto costoso; al Comune resterebbe poco meno del 50% del ricavato dei parcheggi a pagamento, che, detta del Comune, sarà genericamente utilizzato per la viabilità.
Il Coordinamento SPINEA CICLABILE  dice  SI’ ai parcheggi a pagamento  per  disincentivare l’uso dell’automobile  in centro,  pur essendo consapevoli che questo non basta se al cittadino non viene garantita la sicurezza di una rete omogenea  di percorsi  ciclo pedonali.




 Le piazzole a pagamento siano dislocate almeno in una prima fase nell’area del centro, Via Roma e aree limitrofe, (no Villaggio dei Fiori che è periferia). Tutti i soldi del ricavato vengano definiti e destinati alla realizzazione di interventi a sostegno della mobilità pubblica ciclabile e pedonale, (in particolare quella che deve raccordare la stazione SMFR con il centro, non ancora definita e per la quale non ci sono fondi, - pista ciclabile in via Unità e raccordo di autobus centro-Stazione SMFR);
In quest’ottica, al fine di massimizzare la resa economica, il Coordinamento propone che sia rivista l’ipotesi di affidare ad una ditta esterna la gestione delle soste a pedaggio, e che si pensi invece ad una sperimentazione con i tagliandi “gratta e parcheggia”, venduti dagli stessi commercianti,  così da coinvolgerli nell’operazione, come fatto in altre città e con la gestione “in proprio” e  il controllo da parte dei vigili di Spinea.









Solo a queste condizioni Il Coordinamento SPINEA CICLABILE  può ritenere condivisibile la realizzazione delle soste a pagamento a Spinea.

Diversamente il risultato comporterà un  aggravio di costi  per i cittadini senza introitare nelle casse comunali  soldi sufficienti per l’investimento sulle piste ciclabili e sugli spostamenti coi mezzi pubblici .


Fortemente negativo invece sarà, di conseguenza, l’impatto sull'opinione pubblica.


DOPPIO SENSO IN VIA MATTEOTTI


Per quanto riguarda questo argomento, stante il fatto che non c’è una vera e propria dichiarazione di intenti dell’Amministrazione Comunale, ma bensì un’ipotesi di studio commissionato dal Comune allo Studio Ing. Pasetto di Padova, il quale prospettava,  per mettere in sicurezza la zona Piazza Dante, tra le altre cose, il ripristino del doppio senso in via Matteotti, il Coordinamento si esprime in merito a questa ipotesi  assolutamente contrario.
I motivi di questa posizione non favorevole, emersi dalla discussione coi rappresentanti delle Associazioni che compongono il Coordinamento SPINEA CICLABILE, vista la situazione economica di sofferenza dell’Amministrazione Comunale, sono  quelli riferenti  alla inopportunità della modifica strutturale di un’opera conclusa meno di 5 anni, per la quale sono state spese ingenti somme.


Una foto recente di Via Matteotti a senso unico

L’intervento  non ha caratteristiche di necessità e urgenza ma costringerà allo storno di somme di denaro da altri capitoli, già deficitari di fondi e magari più impellenti e  necessari. Inoltre  la strada, che attualmente è a senso unico verso sud  con una pista ciclabile a doppio senso di marcia,  nell’ultimo tratto subisce una strozzatura  che , se portata a doppio senso, anche alternato, diventerebbe di estrema pericolosità con gravi rischi per i numerosi cittadini che la percorrono. 





In sintesi, il Coordinamento SPINEA CICLABILE ritiene che non vadano sprecate le risorse per modificare opere costose già in essere, ma, nella prospettiva di una realizzazione della tangenziale nord e di una  prossima attivazione della metropolitana di superficie , vadano finanziate opere ed investimenti che migliorino la viabilità interna con il potenziamento delle corse dei  mezzi pubblici che congiungano il centro con la stazione e con la messa in sicurezza dei ciclisti che andranno a prendere il treno utilizzando una pista ciclo-pedonale in via Unità.


Il Coordinamento ritiene che queste posizioni, spunto di osservazioni e discussioni emerse dal dibattito coi rappresentanti delle associazioni che vi aderiscono, nel merito delle due questioni all’odg, siano rese pubbliche alla cittadinanza attraverso un proprio comunicato da diramare agli organi di stampa che si occupano della cronaca locale e a tutte le associazioni, gruppi politici e ai cittadini di Spinea.
Spinea  25 ottobre 2012

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Spinea  25 ottobre 2012          Coordinamento SPINEA CICLABILE

  





 V. F

domenica 30 settembre 2012

GRASPO D'UVA, NON SOLO UNA SAGRA..


Come un'associazione può mettere in moto la partecipazione, la solidarietà e la cura per il proprio quartiere.

Spinea è una città piena di contraddizioni e di problematiche ma anche di belle realtà .
  
 Una città,  che  in  poco meno di 15 chilometri quadrati,  esprime, attraverso l'associazionismo, una molteplicità di iniziative con un'intensità inversamente proporzionale all'esiguità del suo territorio.
L'Associazione Amici del Graspo de Ua è una di queste realtà più vive in  Spinea.
Nata dalle ceneri dello storico Comitato Festeggiamenti del Graspo d'Uva, svolge attività da oltre quattro anni, dopo che è stata ricostituita con un nuovo Direttivo.
L'Associazione Amici del Graspo de Ua ha nella riedizione della Sagra dell'Uva e dei Vini pregiati la sua massima espressione, ma non vuole essere esclusivamente un comitato festeggiamenti, anzi.
Sin dalla nascita si adopera per tenere unito il quartiere Graspo d'Uva sotto l'aspetto della socialità e della partecipazione alla vita pubblica. Sono innumerevoli le iniziative che in questi primi anni di nuova attività l'associazione ha messo in campo. L'impegno di ripristinare i locali dell'ex bocciodromo, distrutto dall'incendio del 2007..... ha fatto da catalizzatore per rimettere in modo un ciclo virtuoso di solidarietà e di interesse da parte degli abitanti del popoloso quartiere, che da troppo tempo si sentivano abbandonati essendo il quartiere posizionato in periferia, al di la del cavalca-ferrovia e a confine con il comune di Venezia. Tra i  temi affrontati fin dall'inizio ci sono stati quelli del decoro, della viabilità, dei marciapiedi poco sicuri, delle piste ciclabili, presidi necessari per poter eliminare la distanza dal centro e dai servizi istituzionali.
Iniziando da alcuni spazi  comuni, che erano in uno stato di completo abbandono, gli abitanti hanno trascorso a volte anche le domeniche mattina con la pulizia dell'area dell'ex pista di pattinaggio e il restauro dei locali dell'ex sagra dell'Uva, ferma alla 26° edizione.
Il risultato di questo lavoro assiduo di partecipazione ha portato l'associazione Amici del Graspo de Ua ad avere un ruolo tanto importante da meritarsi in collaborazione con le società sportive Real Spinea Calcio Femminile, Calcio Amatori Spinea e gli scout Cngei la stipula, quest'anno, di una convenzione  con il Comune per la partecipazione alla gestione delle strutture pubbliche e sportive del quartiere .
Ma è la Sagra dell'Uva, come nel lontano 1969 alla sua prima edizione, che concentra l'attenzione dei suoi numerosi cittadini che nella realizzazione dell’evento riconoscono valori di solidarietà e di impegno sociale. Ripartita quasi in sordina con la 27° edizione del 2009, la Sagra ha espresso tutta la sua potenzialità nell'edizione di quest'anno.
Per attirare l’interesse delle popolazioni di Spinea e delle città vicine il Comitato Promotore ha elaborato un programma che ha posto particolare cura e attenzione oltre che all'aspetto tradizionale dell'antica Sagra dell'Uva, con  lo stand gastronomico e di degustazione dell'uva e dei vini, anche ad un aspetto più profondo di  cultura e di socializzazione.
Il segreto della riuscita della 30° edizione è stato proprio nel mettere in sinergia tutte quelle realtà che esistono già nel quartiere, dalla Parrocchia, passando per l'Università Popolare, le “Matite Colorate”, ......  fino agli scout Cngei.
Sono queste realtà associative, assieme ai volontari degli Amici del Graspo de Ua, che si sono adoperate per costruire attorno alla festa un’ampia offerta socio-culturale in mostre ed esibizioni, dal Pathcwork, alla Fotografia, dalla Grafica alla Pittura per finire con la mostra concorso di Modellismo.
La differenza si vede dalla cura per tutti gli aspetti, oltre a quelli conviviali, che l'organizzazione ha messo in campo: giochi per bambini, banchetti per le associazioni Onlus, apertura delle strutture del Forte Sirtori per fini espositivi  per finire con lo svolgimento di attività sportive di calcio, pallavolo, pallacanestro etc.
Grazie anche alla collaborazione dell'Amministrazione Comunale che ha patrocinato l’evento e alla Parrocchia di San Vito e Modesto che ha messo a disposizione gli Spazi del centro Comunitario , questo ricco programma di iniziative si è potuto svolgere nella migliore delle maniere e ha riscontrato il favore di molte migliaia di visitatori.
Insomma, un bilancio per la Sagra molto positivo che lascia ben sperare per le prossime edizioni che saranno ancora nel segno della solidarietà, convivialità e della cultura.  

martedì 18 settembre 2012

30° sagra dell'Uva e dei Vini pregiati a Spinea dal 21 al 24 settembre

Il nostro Comitato, come per l'anno scorso, sarà presente alla 30° Sagra dell'uva e dei vini pregiati che si terrà dal 21 al 24 settembre.
Il nostro gazebo sarà presente nei giorni di sabato e domenica per testimoniare la nostra adesione alla bella festa del quartiere Graspo d'uva e all'Associazione Amici del Graspo d'uva che la organizzano, ma anche per incontrare i cittadini e per raccogliere i loro suggerimenti sulle tematiche che riguardano la città.


Al banchetto del gazebo avremo ospiti anche il neo nato gruppo della Fiab Spinea AMICABICI, che distribuirà del materiale sulla FIAB e sulle attività per gli amanti del pedale.

L'inaugurazione della Sagra è prevista per le ore 17,00 di venerdì 21, con l'apertura delle Mostre di Grafica incisoria e di Fotografia nella sala del Centro Comunitario, di Patcwork sopra al Civico 22, e di modellismo nella sala dell 'ex Scuola I. Calvino.
La Sagra durerà da venerdì 21 a Lunedì 24 vedi programma allegato:


sabato 11 agosto 2012

VIABILITA' DI SPINEA - Via Matteotti a senso unico o a doppio senso?

Soluzione tecnica?

Da tempo si sentono, con qualche insistenza da più parti, delle voci circa l’ipotesi di riapertura di Via Matteotti a doppio senso.


Il dubbio comincia a serpeggiare anche nei più scettici e l'ineluttabile realtà sul destino di percorrenza di questa  a quanto pare "strategica", arteria di Spinea, appare, per usare un gioco di parole, "a senso unico".

A rinfocolare la discussione su via Matteotti, è stata la presentazione dell’indagine commissionata dal Comune di Spinea allo Studio del Prof. Ing. Pasetto di Padova,  che  nell’arco di  un anno e mezzo ha raccolto dati con rilevazioni nelle strade della nostra città.

LA SOLUZIONE RELATIVA AL PROBLEMA DEL TRAFFICO E DELLA  SICUREZZA STRADALE
L’indagine con le indicazioni delle conclusione e scelte finali del lavoro, indirizzate alla messa in sicurezza della zona Piazza Dante e Via Capitanio e del Villaggio dei Fiori  è  stata infatti, presentata lo scorso 27 luglio nella sala consiliare, nel corso di una  seduta della Commissione Viabilità allargata.
Alla presenza di alcuni, non molti, cittadini sono state illustrate, in maniera esaustiva e molto particoleraggiata, le risultanze dell’elaborazione dei dati di traffico raccolti, disaggregati e inseriti in un “modello di microsimulazione dinamica dedicato” sia per  flussi di traffico che  per quanto attiene all’inquinamento acustico.
Questo lavoro analitico svolto in due fasi ha determinato delle conclusioni piuttosto ostiche, che per quanto concerne via Matteotti sicuramente scateneranno gli strali dei molti che avevano avuto modo di apprezzare questa scelta urbanistica come valida.

LE PROTESTE E IL MOVIMENTO D'OPINIONE CONTRO IL SENSO UNICO
Chi ha buona memoria, ricorderà che non fu indolore  per la precedente Amministrazione Comunale, realizzare la pista ciclabile, restringere la carreggiata, trasformare la strada in senso unico da nord verso sud fino all’altezza dell’imbocco di Via Bennati, con l’investimento, tra l’altro di  una consistente spesa economica ( si parla di circa 330.000 euro di soldi pubblici).

il punto di inizio della strozzatura, dove la strada diventa pericolosa se portata a doppio senso
Ci fu fin da subito un innalzamento di scudi da parte di una parte di cittadini che non volevano la realizzazione del senso unico.
Si era quindi da subito creato un movimento di opinione con raccolta di firme, manifestazioni con cortei etc, fino alla costituzione di un’Associazione che poi è diventata anche lista elettorale.
Questo particolare è importante ricordarlo, se non per il fatto che questa lista che nel suo programma elettorale aveva come “promessa” quella di far ritornare Via Matteotti a doppio senso e che alle ultime elezioni comunali ha avuto eletto un consigliere (che poi ha concorso all’elezione del Sindaco in carica), e che per la cronaca, attualmente non ha ancora aderito alla maggioranza proprio in virtù del destino di Via Matteotti, (come emerge dalle sue  numerose dichiarazioni).
Ma per venire al dunque, dai dati desunti da rilevazioni meccaniche sui passaggi dei veicoli nelle tre zone, per l’appunto Piazza dante, Via Capitanio, Villaggio dei Fiori (sono state oltre 18 le vie interessate dalle intersezioni nelle varie fasi dell’indagine, dalle “interviste” ai cittadini per l’indagine ORIGINE-DESTINAZIONE, alla misurazione della VELOCITA’ DI CIRCOLAZIONE, etc.) le conclusioni del lavoro dell’Ing. Pasetto  portano a determinare quindi  13 scenari  di soluzioni  possibili.

SEI ALTERNATIVE PER UN'UNICA SOLUZIONE 
Quello che ha lasciato tutti molto perplessi è il fatto ineludibile che solo sei di questi ipotizzabili scenari sono stati giudicati applicabili e validi dal professionista padovano e che in ognuna di queste sei  soluzioni scelte nelle conclusioni è indicato il ritorno del doppio senso di circolazione in via Matteotti,  tre delle quali includono anche  il senso unico in Via Capitanio da nord verso sud.
Ma cerchiamo di capire alcuni dati che sono emersi.
Dall’indagine Origine-destinazione nelle tre zone interessate  nell’arco orario dalle 7 alle 20 è emerso che mediamente  il 50% dei veicoli proviene da un comune diverso, e che la punta massima di penetrazione aumenta la sera, mentre i flussi interni di attraversamento variano nelle zone, così come gli spostamenti in uscita dal comune.
Per quanto riguarda la velocità di circolazione sono state rilevati numerosi superamenti della velocità massima consentita nelle vie interessate dall’indagine.
Anche dal punto di vista della percorrenza e dei tempi di attraversamento, la rilevazione non ha dato risultati preoccupanti.
ALCUNE CONSIDERAZIONI
In questo post non abbiamo certamente la pretesa di criticare il lavoro di rilevazione e di elaborazione dei dati raccolti dallo studio dell’Ing. Pasetto, che non abbiamo motivo per ritenere non valido, ma poiché le conclusioni, per la messa in sicurezza del Quartiere Dante sembrano portare  tutte ad un’unica soluzione di riapertura a doppio senso di via Matteotti, noi liberamente ci sentiamo di fare alcune considerazioni, che possano essere utili, quanto meno  ad una discussione, che ci sarà sicuramente o almeno ce lo auguriamo.

le aiuole create per i parcheggi a pettine che dovranno essere rimosse
Innanzitutto ci preme sottolineare che lo studio realizzato nel corso dell’ultimo anno e mezzo tiene conto esclusivamente della realizzazione della bretella sud (via Martiri-Via Capitanio), anche se non ancora realizzata,  considerando inoltre l’eventuale collegamento con via Matteotti previsto nel P.R.G, ma dimentica la futura tangenziale nord, che dalla nuova stazione SFMR porterà in via della Costituzione a Maerne.

LA SICUREZZA IN VIA MATTEOTTI NON VIENE GARANTITA NELL'ULTIMO TRATTO
I dati della ricerca, che semplificando portano ad un’unica conclusione:  quella della rimessa a doppio senso di via Matteotti per riportare alla normalità e sicurezza il traffico nella zona di Piazza Dante, non considera, a nostro parere, che l’ultimo tratto dell’attuale senso unico in via Matteotti, vede la carreggiata restringersi per mantenere la pista ciclabile;ovvero lo considera ma lo ritiene ugualmente possibile!
Questo particolare tratto di strada, non garantisce il passaggio di due macchine  e diventa  un punto molto pericoloso, che la soluzione della trasformazione in zona a traffico moderato 30kmh ed eventuale  senso alternato, non ci sembra una soluzione percorribile; 

BISOGNA VALUTARE ANCHE IL PROBLEMA DEI COSTI
In un momento particolarmente difficile per le già esigue possibilità economiche del Comune, per trovare risorse economiche da mettere in campo per demolire le aiuole che dovranno essere rimosse, come anche i parcheggi a pettine, saranno sotratte giocoforza da qualche altro intervento magari più importante,  rammentando che l’opera è già costata parecchio alle tasche dei cittadini.
Inoltre non ci sembra che lo studio, poichè la simulazione a quanto pare abbisogna, per essere avvallabile, di dati rilevati e non quindi semplicemente ipotizzati, abbia però dovuto tener conto dell’effetto della bretella in costruzione in via Martiri.-via Capitanio, tanto da consigliare la soluzione del senso unico da nord a sud in via Capitanio, come assolutamente inevitabile, ma senza analizzare e prevedere che ciò comporterà  un peggioramento di grave appesantimento del traffico in via Capitanio nel tratto fino a Fornase e di conseguenza in Via Mion per il flusso di macchine che opterà per la direzione di via Roma.

BISOGNA INVECE DISINCENTIVARE I VEICOLI A PASSARE PER IL CENTRO
Pertanto a nostro parere lo studio andrebbe continuato con le simulazioni delle nuove arterie con una valutazione e ricerca di soluzioni che portino a ricercare scelte sostenibili di disincentivazione dell’attraversamento dell’asse di Via Roma, sia da parte dei cittadini di Spinea in uscita e in penetrazione, e anche da parte dei cittadini di altri comuni, così come invece proposto negli elaborati degli studenti dell’IUAV presentati nello scorso mese in sala consigliare.
Questa ipotetica percorrenza alternativa, al momento  esiste basta solo sensibilizziare e indirizzare i veicoli verso la Provinciale e  verso il casello autostradale gratuito di Oriago per arrivare a Mestre o per altre destinazioni.
I cittadini  proveniente da fuori comune per le tratte direttrici SM di Sala- Mestre e viceversa,  hanno ora questa alternativa , adesso di molto migliorata con i lavori di ampliamento, che consente ai veicoli in tempi brevi il raggiungimento del casello e della direttrice per Oriago-Marghera- Venezia.
Vanno studiati quindi sistemi dissuasivi con passaggi pedonali rialzati, che interrompano in più tratti via Roma con la  trasformazione del centro in zona a traffico moderato Z.T.M a 30Kmh con controlli severi.

L'inizio di via Matteotti a nord vicino al capolinea degli autobus

Vanno messe in campo  campagne di informazione mediatica con i sistemi tradizionali e via internet, con la collaborazione dei comuni  viciniori che devono essere coinvolti con l’obiettivo di sensibilizzare e convincere  gli automobilisti a scegliere,  per arrivare a Mestre, percorsi alternativi.
Per quanto riguarda la sicurezza della zona Piazza Dante, via Matteotti, a nostro parere si può benissimo lasciare via Matteotti a senso unico e per risolvere il problema della messa in sicurezza del quartiere Dante,  delimitare dalla 7.00 alle 11.00 e dalle 17.00 alle 20.00 quella zona a traffico limitato ZTL ai soli residenti, in modo da dissuadere gli automobilisti a entrare nel quartiere Dante per via Alfieri, obbligando gli automobilisti della direttrice Fornase centro a percorrere Via Bennati fino all’intersezione di via Unità.

V.F.
  

lunedì 6 agosto 2012

HIROSHIMA 6 AGOSTO 1945 - PER NON DIMENTICARE


Dobbiamo estirpare false idee patriottiche dalle menti dei nostri giovani, così come dobbiamo estirpare da quelle del falsi patrioti, per amore per le nostre madri, il concetto di nazione come Madre. 
Come poteva mai essere nostra madre se, come ci dicono, dobbiamo dare l'ultima goccia del nostro sangue per lei! 
Dobbiamo essere i figli della vera patria: la patria dell'amore e dell’uguaglianza.       
                                                                                                                           Federico Garcia Lorca


Il 6 agosto 1945 un aereo americano, guidato da piloti americani, con un ordigno mai usato prima su obiettivi militari e ancora meno su quelli civili, sorvola il Giappone.
Con un cinismo inspiegabile, come in ogni guerra, l’aereo un cacciabombardiere B-29, nei giorni prima del volo veniva denominato per “l’occasione” con un nome ENOLA GAY. (Enola Gay è il nome della madre del pilota, Paul Tibbets). Anche la bomba era stata battezzata con un tragico nome: LITTLE BOY.
Si possono vedere foto della messa a punto dell’aereo e della bomba, “ foto ricordo” che rimangono a testimonianza del cinismo umano e dell’aberrità della guerra.
Alle 8,16 seguendo le disposizioni di volo, appena sopra la città di Hiroshima, la prima bomba atomica viene fatta esplodere nel cielo sopra la città.
Quattordicimila tonnellate di tritolo uccideranno più di 150.000 mila persone.
Ottantamila vengono uccise all’istante dalla palla di fuoco generata dall’esplosione nucleare che sviluppa in pochi secondi  un calore superiore ad un milione di gradi centigradi in un diametro di 280 metri.
Tutto ciò che si trova intorno viene incenerito.  Insieme al calore aumenta vertiginosamente la pressione che sale e diventa cento volte maggiore di quella atmosferica.
L’aria viene spostata verso l’esterno con una pressione di quindici tonnellate per metro quadrato e tutto ciò che si trova nel raggio di due chilometri viene annientato, edifici, oggetti, vegetazione, uomini.
Dopo l’onda d’urto si propaga nell’atmosfera una quantità enorme di radiazioni.
La maggioranza di persone che riusciranno a sopravvivere all’onda termica, morirà per le radiazioni o ne subirà le conseguenze negli anni successivi.
Gli effetti della contaminazione dureranno per decenni provocando tumori, leucemie, deformazioni nei corpi dei superstiti  e nei feti dei nascituri.
Si calcola che più di 150 mila persone siano morte in seguito all’esplosione della bomba.
Il numero dei cittadini colpiti dall’effetto dell’esplosione e delle radiazioni è tutt’ora imprecisato.




















Il 9 agosto - tre giorni dopo- la tragedia, inspiegabilmente si ripete a Nagasaki.

v.f.

PUBBLICHIAMO ALCUNI LINKS DI VIDEO SULL'ARGOMENTO:

IN MEMORIA DI HIROSHIMA E NAGASAKI

ERA PROPRIO NECESSARIO SGANCIARE LA BOMBA A HIROSHIMA E NAGASAKI http://www.youtube.com/watch?v=aqkRhvU6GzU

IL FILM DELLA BOMBA ATOMICA

HIROSHIMA 

ANNIVERSARIO DELL'ESPLOSIONE DELLA BOMBA ATOMICA A HIROSHIMA (FOTO)



Dobbiamo estirpare false idee patriottiche dalle menti dei nostri giovani, così come dobbiamo estirpare da quelle del falsi patrioti, per amore per le nostre madri, il concetto di nazione come Madre. Come poteva mai essere nostra madre se, come ci dicono, dobbiamo dare l'ultima goccia del nostro sangue per lei! 
Dobbiamo essere i figli della vera patria: la patria dell'amore e dell’uguaglianza.       
                                                                                                                           Federico Garcia Lorca


                

sabato 21 luglio 2012

Raccolta differenziata a Spinea - contenitori a calotta


SPINEA COMUNE RICICLONE? 
Forse siamo sulla buona strada.


 I nuovi cassonetti con la calotta chiusa con chiave elettronica e quelli sostitutivi per la carta
 In un mondo che produce sempre più rifiuti, non sappiamo più come fare a sbarazzarcene: eppure   per miliardi di anni, la Terra ha provveduto  a smaltire "da sola" i rifiuti prodotti, senza arrecare alcun danno all'ambiente.

In Natura il concetto di rifiuto non esiste: tutto ciò che viene scartato, se ha caratteristiche naturali, viene assorbito dall'ambiente e rimesso in circolo; questa è la lezione che dobbiamo imparare dalla natura: produrre oggetti e beni che possano essere assorbiti dall'ambiente una volta terminato il loro utilizzo.

Ma fino a che ciò non sarà possibile, dobbiamo abituarci a valorizzare, anzichè gettare, i rifiuti che produciamo.

La soluzione è, innanzitutto, cercare di produrne il meno possibile e cercare di far durare il più a lungo possibile ciò che utilizziamo e, in seguito, valorizzare ciò che scartiamo riutilizzando tutti i materiali che possono essere riciclati con la raccolta differenziata: la raccolta differenziata è infatti oggi il modo più sostenibile per smaltire i nostri rifiuti.




A SPINEA SI CONCRETIZZA LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE


Molti Comuni hanno messo in campo iniziative per concretizzare e raggiungere l'obiettivo di aumentare la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti.
Già da settembre 2011 il comune di Spinea ha  iniziato il programma di  informazione sulla R.D dei rifiuti e nello scorso giugno ha ultimato la consegna ad ogni famiglia della chiavetta per inserire il rifiuto secco nella calotta dei bidoni del secco e del contenitore per l'umido.
I nuovi contenitori per l'umido


Per fare questo è stata messa in campo una poderosa macchina organizzativa con una   campagna di  informazione  massiccia che ha coinvolto migliaia di cittadini, invitati in prima persona ad incontri esplicativi con gli amministratori  ed i tecnici Veritas,  dove hanno potuto direttamente comprendere al meglio  l'importanza  della raccolta differenziata e del perché del cambiamento.

Con questa iniziativa, che non può che essere valutata positivamente, l'Amministrazione Comunale di Spinea ha voluto andare oltre all'obbligo di raggiungimento dell'obiettivo di raccolta differenziata per il 65 %  che  tutte le Amministrazioni Comunali saranno tenute a raggiungere entro la fine del 2012, stabilito dal D.Lgs 152/2006.

Il nostro Comune, bisogna sottolinearlo, ha interpretato questa scadenza di legge con un rigore, impegno e  cura dell'informazione che sta portando a dei risultati più che confortanti e non può che essere plaudito come un obiettivo che si sta già raggiungendo. Inoltre poiché come è prevedibile andrà oltre le aspettative, questo è un merito che va riconosciuto sicuramente come una vera azione amministrativa virtuosa.

E' giusto ricordare che le campane del vetro, della carta e i bidoni dell'umido ci sono a Spinea da anni, ma ciò evidentemente non era sufficiente.

L'impegno e la strada percorsa dall'Amministrazione Comunale di Spinea, come  peraltro anche da altre Amministrazioni del Miranese, è stato quello di coinvolgimento con campagne di informazione dirette, seguite dalla sostituzione dei cassonetti, con quelli  chiusi, volte ad ottenere  in breve tempo, il risultato dell'abbassamento della percentuale della raccolta del rifiuto secco e per raggiungere così l'obiettivo del 65% di R.D  entro dicembre di quest'anno.

L'isola ecologica di via Fregene (Villaggio dei Fiori)

L'OBIETTIVO del 70% di R.D. SEMBRA ESSERE VICINO

Da dati presenti nel sito del Comune di Spinea i primi risultati (dati fonte Veritas) sembrano entusiasmanti,   si è passati al 61,7%  nei soli primi tre mesi del 2012. 


Se si tiene conto che nel l 2011 la percentuale di R.D  era del 55,40 %, ecco che l'ambizioso obiettivo del 70% potrebbe essere facilmente raggiunto già a giugno 2012 (lo sapremo appena la Veritas avrà elaborato i dati) e nel qual caso,  la campagna informativa con la sostituzione dei cassonetti  a calotta avrà ottenuto più dell'obiettivo fissato dal Disegno di legge.

Indubbiamente i cassonetti a calotta chiusa con la chiavetta hanno prodotto di per se sicuramente un effetto riduzione; infatti il cittadino si trova a misurarsi con uno spazio ridotto ad un volume minimo per l'introduzione del sacchetto del rifiuto secco, che lo abitua a misurarsi con una pratica di riduzione del secco, abituandolo così alla differenziazione, che porta principalmente ad ottenere quindi anche un risultato di cambiamento delle sue abitudini consolidate nel tempo.

Il vecchio contenitore del secco apribile, in buona sostanza, non attirava solo i rifiuti da migrazione, come vengono chiamati i rifiuti importati  da cittadini di altri comuni con cassonetti sigillati, ma bensì rappresentava una facile destinazione per rifiuti di tutti i tipi, "misti", quindi non solo il "secco";  e per volume e per facilità di smaltimento.

MA VEDIAMO COM'ERA LA SITUAZIONE NEL 2011:

Nel 2011, i cittadini del Comune diVenezia hanno differenziato il 36,27%.
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MOLTO MEGLIO NEGLI ALTRI COMUNI
1°  Quarto d’Altino                72,88% (72,94% nel 2010),
2°  Mogliano Veneto             70,43% (due anni fa il servizio non era gestito da Veritas),
3°  Marcon                                70,26%  (72, 43%),
4°  Meolo                                   54,50%  ( 57,39%),
5°  San Donà                            72,89% (72,07%),
6°  Cavallino-Treporti        68,49% (67,67%),
7°  Pianiga                                75,52% (74,83%),
8°  Salzano                               71,03% (70,12%),
9°  Fossò                                    70,68% (67,77%),
10°Stra                                       70,52% (68,38%),
11°Campagna Lupia            68,37% (66,13%),
12°Campolongo Maggiore  67,38% (66,43%),
13°Fiesso d’Artico                 66,06% (65,42%),
14°Camponogara                   65,90% (64,95%),
15°Martellago                         63,24% (55,61%),
16°Dolo                                      58,34% (57,43%),
17°Vigonovo                            56,82% (56,02%),
18°Noale                                   55,54% (51,95%),


19°  Spinea 55,46% (50,80%),



20°Santa Maria di Sala      54,93% (46,84%),
21°Scorzè                                 54,52% (52,65%),
22°Mira                                     52,93% (47,85%),
23°Mirano                                52,46% (47,01%),
24°Chioggia                             59,75% (53,71%),
25°Cavarzere                          66,89% (66,20%).









  DECALOGO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
                             (cliccare nell'immagine per ingrandirla)


Un paese che pensa al riciclo come un'alternativa al consumo di risorse, che vede nella raccolta differenziata dei propri rifiuti  una valida  risposta all'inquinamento della terra, è un paese con un grado di civiltà elevato.
Ma non bisogna mai essere soddisfatti dei risultati, anche se saranno lusinghieri, bisogna continuare a creare i presupposti affinché la differenziazione possa arrivare al 100% di riciclabile e quindi ridurre il rifiuto secco a zero. Una grande sfida per garantire un futuro alla terra e alle nuove generazioni.

Per saperne di più abbiamo raccolto una serie di links utili



PERCENTUALE DI RIFIUTO SECCO 2011 - VERITAS



COMUNI RICICLONI   http://www.comuniricicloni.it/


CALENDARIO VERITAS CARTACEO DISTRIBUITO ALLE FAMIGLIE    http://www.gruppoveritas.it/images/stories/spinea.pdf

NOTIZIE DAL SITO DEL COMUNE
INIZIATIVA ECOMOBILE dal sito del Comune

SITO DEL COMUNE - PROGETTO CALOTTA UN SUCCESSO  http://www.comune.spinea.ve.it/index.php/ambiente/8129


V.F.