sabato 21 luglio 2012

Raccolta differenziata a Spinea - contenitori a calotta


SPINEA COMUNE RICICLONE? 
Forse siamo sulla buona strada.


 I nuovi cassonetti con la calotta chiusa con chiave elettronica e quelli sostitutivi per la carta
 In un mondo che produce sempre più rifiuti, non sappiamo più come fare a sbarazzarcene: eppure   per miliardi di anni, la Terra ha provveduto  a smaltire "da sola" i rifiuti prodotti, senza arrecare alcun danno all'ambiente.

In Natura il concetto di rifiuto non esiste: tutto ciò che viene scartato, se ha caratteristiche naturali, viene assorbito dall'ambiente e rimesso in circolo; questa è la lezione che dobbiamo imparare dalla natura: produrre oggetti e beni che possano essere assorbiti dall'ambiente una volta terminato il loro utilizzo.

Ma fino a che ciò non sarà possibile, dobbiamo abituarci a valorizzare, anzichè gettare, i rifiuti che produciamo.

La soluzione è, innanzitutto, cercare di produrne il meno possibile e cercare di far durare il più a lungo possibile ciò che utilizziamo e, in seguito, valorizzare ciò che scartiamo riutilizzando tutti i materiali che possono essere riciclati con la raccolta differenziata: la raccolta differenziata è infatti oggi il modo più sostenibile per smaltire i nostri rifiuti.




A SPINEA SI CONCRETIZZA LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE


Molti Comuni hanno messo in campo iniziative per concretizzare e raggiungere l'obiettivo di aumentare la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti.
Già da settembre 2011 il comune di Spinea ha  iniziato il programma di  informazione sulla R.D dei rifiuti e nello scorso giugno ha ultimato la consegna ad ogni famiglia della chiavetta per inserire il rifiuto secco nella calotta dei bidoni del secco e del contenitore per l'umido.
I nuovi contenitori per l'umido


Per fare questo è stata messa in campo una poderosa macchina organizzativa con una   campagna di  informazione  massiccia che ha coinvolto migliaia di cittadini, invitati in prima persona ad incontri esplicativi con gli amministratori  ed i tecnici Veritas,  dove hanno potuto direttamente comprendere al meglio  l'importanza  della raccolta differenziata e del perché del cambiamento.

Con questa iniziativa, che non può che essere valutata positivamente, l'Amministrazione Comunale di Spinea ha voluto andare oltre all'obbligo di raggiungimento dell'obiettivo di raccolta differenziata per il 65 %  che  tutte le Amministrazioni Comunali saranno tenute a raggiungere entro la fine del 2012, stabilito dal D.Lgs 152/2006.

Il nostro Comune, bisogna sottolinearlo, ha interpretato questa scadenza di legge con un rigore, impegno e  cura dell'informazione che sta portando a dei risultati più che confortanti e non può che essere plaudito come un obiettivo che si sta già raggiungendo. Inoltre poiché come è prevedibile andrà oltre le aspettative, questo è un merito che va riconosciuto sicuramente come una vera azione amministrativa virtuosa.

E' giusto ricordare che le campane del vetro, della carta e i bidoni dell'umido ci sono a Spinea da anni, ma ciò evidentemente non era sufficiente.

L'impegno e la strada percorsa dall'Amministrazione Comunale di Spinea, come  peraltro anche da altre Amministrazioni del Miranese, è stato quello di coinvolgimento con campagne di informazione dirette, seguite dalla sostituzione dei cassonetti, con quelli  chiusi, volte ad ottenere  in breve tempo, il risultato dell'abbassamento della percentuale della raccolta del rifiuto secco e per raggiungere così l'obiettivo del 65% di R.D  entro dicembre di quest'anno.

L'isola ecologica di via Fregene (Villaggio dei Fiori)

L'OBIETTIVO del 70% di R.D. SEMBRA ESSERE VICINO

Da dati presenti nel sito del Comune di Spinea i primi risultati (dati fonte Veritas) sembrano entusiasmanti,   si è passati al 61,7%  nei soli primi tre mesi del 2012. 


Se si tiene conto che nel l 2011 la percentuale di R.D  era del 55,40 %, ecco che l'ambizioso obiettivo del 70% potrebbe essere facilmente raggiunto già a giugno 2012 (lo sapremo appena la Veritas avrà elaborato i dati) e nel qual caso,  la campagna informativa con la sostituzione dei cassonetti  a calotta avrà ottenuto più dell'obiettivo fissato dal Disegno di legge.

Indubbiamente i cassonetti a calotta chiusa con la chiavetta hanno prodotto di per se sicuramente un effetto riduzione; infatti il cittadino si trova a misurarsi con uno spazio ridotto ad un volume minimo per l'introduzione del sacchetto del rifiuto secco, che lo abitua a misurarsi con una pratica di riduzione del secco, abituandolo così alla differenziazione, che porta principalmente ad ottenere quindi anche un risultato di cambiamento delle sue abitudini consolidate nel tempo.

Il vecchio contenitore del secco apribile, in buona sostanza, non attirava solo i rifiuti da migrazione, come vengono chiamati i rifiuti importati  da cittadini di altri comuni con cassonetti sigillati, ma bensì rappresentava una facile destinazione per rifiuti di tutti i tipi, "misti", quindi non solo il "secco";  e per volume e per facilità di smaltimento.

MA VEDIAMO COM'ERA LA SITUAZIONE NEL 2011:

Nel 2011, i cittadini del Comune diVenezia hanno differenziato il 36,27%.
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MOLTO MEGLIO NEGLI ALTRI COMUNI
1°  Quarto d’Altino                72,88% (72,94% nel 2010),
2°  Mogliano Veneto             70,43% (due anni fa il servizio non era gestito da Veritas),
3°  Marcon                                70,26%  (72, 43%),
4°  Meolo                                   54,50%  ( 57,39%),
5°  San Donà                            72,89% (72,07%),
6°  Cavallino-Treporti        68,49% (67,67%),
7°  Pianiga                                75,52% (74,83%),
8°  Salzano                               71,03% (70,12%),
9°  Fossò                                    70,68% (67,77%),
10°Stra                                       70,52% (68,38%),
11°Campagna Lupia            68,37% (66,13%),
12°Campolongo Maggiore  67,38% (66,43%),
13°Fiesso d’Artico                 66,06% (65,42%),
14°Camponogara                   65,90% (64,95%),
15°Martellago                         63,24% (55,61%),
16°Dolo                                      58,34% (57,43%),
17°Vigonovo                            56,82% (56,02%),
18°Noale                                   55,54% (51,95%),


19°  Spinea 55,46% (50,80%),



20°Santa Maria di Sala      54,93% (46,84%),
21°Scorzè                                 54,52% (52,65%),
22°Mira                                     52,93% (47,85%),
23°Mirano                                52,46% (47,01%),
24°Chioggia                             59,75% (53,71%),
25°Cavarzere                          66,89% (66,20%).









  DECALOGO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
                             (cliccare nell'immagine per ingrandirla)


Un paese che pensa al riciclo come un'alternativa al consumo di risorse, che vede nella raccolta differenziata dei propri rifiuti  una valida  risposta all'inquinamento della terra, è un paese con un grado di civiltà elevato.
Ma non bisogna mai essere soddisfatti dei risultati, anche se saranno lusinghieri, bisogna continuare a creare i presupposti affinché la differenziazione possa arrivare al 100% di riciclabile e quindi ridurre il rifiuto secco a zero. Una grande sfida per garantire un futuro alla terra e alle nuove generazioni.

Per saperne di più abbiamo raccolto una serie di links utili



PERCENTUALE DI RIFIUTO SECCO 2011 - VERITAS



COMUNI RICICLONI   http://www.comuniricicloni.it/


CALENDARIO VERITAS CARTACEO DISTRIBUITO ALLE FAMIGLIE    http://www.gruppoveritas.it/images/stories/spinea.pdf

NOTIZIE DAL SITO DEL COMUNE
INIZIATIVA ECOMOBILE dal sito del Comune

SITO DEL COMUNE - PROGETTO CALOTTA UN SUCCESSO  http://www.comune.spinea.ve.it/index.php/ambiente/8129


V.F.

mercoledì 4 luglio 2012

IL MONDO DELLE API E DEL MIELE A SPINEA - Mostra permanente dell'Apicoltura a Spinea - Centro La Fonte - Apat Veneto

IL MONDO DELLE API e DEL MIELE a Spinea
Mostra permanente dell'Apicoltura                   
Via Veronese, 54 - Quartiere Graspo d'uva
APERTURE   1° e 3° martedì del mese dalle 16.00 ALLE 19.00 










Dal dicembre 2003 a Spinea , in zona Graspo d'uva, in via Veronese 54 presso la ex scuola Grimm, è ospitata,  in una ampia aula, la sede della mostra permanente sull'apicoltura - La Fonte - APAT Veneto. 








 Come si può vedere dalle foto, si tratta di un piccolo museo dell'apicoltura e del mondo delle api.
La mostra originariamente era ospitata nella sede del Cral Montedison di Marghera.
L'idea nasce dalla passione di alcuni operai "apicoltori" della Montedison, che dedicandosi a qusta attività, già nei primi anni 80 avevano creato un gruppo di soci dedito all'apicoltura del Cral Montedison. 

Chi ha qualche hanno sulle spalle ricorderà la storica sede del Dopolavoro della Montedison in via Fratelli Bandiera a Marghera, vero punto di riferimento per i lavoratori di quel stabilimento, ma anche dei cittadini di Marghera.


Quando è stato chiusa la sede del Cral, anche il gruppo apicoltori ha dovuto trovarsi un'altra collocazione, col rischio di disperdere tutto il grande patrimonio di materiale documentativo che in anni era stato raccolto.
Il gruppo Apicoltori Cral Montedison, associati APAT Veneto hanno allora cercato nel territorio della provincia di Venezia, una sede dove collocare la mostra.
L'unica amministrazione locale che ha risposto è stata Spinea.


Al gruppo di apicoltori dell'Apat è stata offerta una stanza che a quell'epoca era in disuso, ma che essendo  molto ampia avrebbe consentito l'allestimento di una mostra permanente.


Per chi non avesse ancora avuto modo di visitarla, con questo post vogliamo esaltare la peculiarità e la straordinarietà di questa esposizione permanente, unica mostra di questo tipo in tutta la Provincia di Venezia.

Chi si reca a visitarla viene accolto dal responsabile Severino Favaretto, che con disponibilità e pazienza  accompagna il visitatore, mettendosi discretamente a disposizione per qualsiasi domanda.



                L'ampia esposizione di attrezzature e di teche contenen-ti vari oggetti,  si svolge lungo le pareti del perimetro della grande sala.


Pezzi unici che il visitatore  può ammirare che risultano essere delle vere e proprie opere d'arte in cera. 







              Si tratta dei favi, grandi piccoli, coloratissimi, tutti veri  e raccolti nelle campagne,  che le api hanno tessuto con laboriosa maestria. Importante e di grande valore didattico e naturalistico, meritano di essere visti.


    Non mancano gli attrezzi del mestiere di apicoltore, i telai in legno, i contenitori per le mielate, le tutte di protezione, ma anche foto e illustrazioni didattiche.






     Il Centro La Fonte APAT Veneto di Spinea non tralascia di valorizzare l'oggetto del lavoro laborioso di queste piccole amiche dell'uomo: IL MIELE 

Il centro infatti,  ospita ogni anno le visite di molteplici scolaresche da tutta la provincia e organizza da anni, anche l'importante "Concorso dei Mieli Veneti", che si svolge proprio nella sede di Via Veronese a Spinea.


Vengono raccolti i mieli (molti dei quali oltre che dalla nostra zona sono provenienti dalle provincie di Venezia, Treviso, Padova e Belluno). Ognuno può partecipare con un massimo di quattro mieli, suddivisi per categorie: acacia, castagno, multiflora, tarassaco, tiglio e mieli vari prodotti dagli apicoltori  che vengono catalogati, selezionati e poi degustati da una  speciale commissione che aggiudica dei premi ai migliori.
Il tutto sostenuto dal mecenate di questa manifestazione il Maestro Giovanni Pavan, appassionato di apicoltura e fondatore dell'Accademia Veneto Lombarda di degustazione alimenti.



Nella sede del Centro La Fonte, avviene anche un'attività di tipo formativo e informativo, inoltre è dotato di un' ampio spazio con numerose sedie per attività didattiche.


Assolutamente da visitare!


 1° e 3° martedì del mese, dalle 16.00 alle 19,00. 
Per informazioni e visite, 
telefonare 
 allo 331 6002426
 referente Caon Giuseppe.






V.F.