sabato 11 agosto 2012

VIABILITA' DI SPINEA - Via Matteotti a senso unico o a doppio senso?

Soluzione tecnica?

Da tempo si sentono, con qualche insistenza da più parti, delle voci circa l’ipotesi di riapertura di Via Matteotti a doppio senso.


Il dubbio comincia a serpeggiare anche nei più scettici e l'ineluttabile realtà sul destino di percorrenza di questa  a quanto pare "strategica", arteria di Spinea, appare, per usare un gioco di parole, "a senso unico".

A rinfocolare la discussione su via Matteotti, è stata la presentazione dell’indagine commissionata dal Comune di Spinea allo Studio del Prof. Ing. Pasetto di Padova,  che  nell’arco di  un anno e mezzo ha raccolto dati con rilevazioni nelle strade della nostra città.

LA SOLUZIONE RELATIVA AL PROBLEMA DEL TRAFFICO E DELLA  SICUREZZA STRADALE
L’indagine con le indicazioni delle conclusione e scelte finali del lavoro, indirizzate alla messa in sicurezza della zona Piazza Dante e Via Capitanio e del Villaggio dei Fiori  è  stata infatti, presentata lo scorso 27 luglio nella sala consiliare, nel corso di una  seduta della Commissione Viabilità allargata.
Alla presenza di alcuni, non molti, cittadini sono state illustrate, in maniera esaustiva e molto particoleraggiata, le risultanze dell’elaborazione dei dati di traffico raccolti, disaggregati e inseriti in un “modello di microsimulazione dinamica dedicato” sia per  flussi di traffico che  per quanto attiene all’inquinamento acustico.
Questo lavoro analitico svolto in due fasi ha determinato delle conclusioni piuttosto ostiche, che per quanto concerne via Matteotti sicuramente scateneranno gli strali dei molti che avevano avuto modo di apprezzare questa scelta urbanistica come valida.

LE PROTESTE E IL MOVIMENTO D'OPINIONE CONTRO IL SENSO UNICO
Chi ha buona memoria, ricorderà che non fu indolore  per la precedente Amministrazione Comunale, realizzare la pista ciclabile, restringere la carreggiata, trasformare la strada in senso unico da nord verso sud fino all’altezza dell’imbocco di Via Bennati, con l’investimento, tra l’altro di  una consistente spesa economica ( si parla di circa 330.000 euro di soldi pubblici).

il punto di inizio della strozzatura, dove la strada diventa pericolosa se portata a doppio senso
Ci fu fin da subito un innalzamento di scudi da parte di una parte di cittadini che non volevano la realizzazione del senso unico.
Si era quindi da subito creato un movimento di opinione con raccolta di firme, manifestazioni con cortei etc, fino alla costituzione di un’Associazione che poi è diventata anche lista elettorale.
Questo particolare è importante ricordarlo, se non per il fatto che questa lista che nel suo programma elettorale aveva come “promessa” quella di far ritornare Via Matteotti a doppio senso e che alle ultime elezioni comunali ha avuto eletto un consigliere (che poi ha concorso all’elezione del Sindaco in carica), e che per la cronaca, attualmente non ha ancora aderito alla maggioranza proprio in virtù del destino di Via Matteotti, (come emerge dalle sue  numerose dichiarazioni).
Ma per venire al dunque, dai dati desunti da rilevazioni meccaniche sui passaggi dei veicoli nelle tre zone, per l’appunto Piazza dante, Via Capitanio, Villaggio dei Fiori (sono state oltre 18 le vie interessate dalle intersezioni nelle varie fasi dell’indagine, dalle “interviste” ai cittadini per l’indagine ORIGINE-DESTINAZIONE, alla misurazione della VELOCITA’ DI CIRCOLAZIONE, etc.) le conclusioni del lavoro dell’Ing. Pasetto  portano a determinare quindi  13 scenari  di soluzioni  possibili.

SEI ALTERNATIVE PER UN'UNICA SOLUZIONE 
Quello che ha lasciato tutti molto perplessi è il fatto ineludibile che solo sei di questi ipotizzabili scenari sono stati giudicati applicabili e validi dal professionista padovano e che in ognuna di queste sei  soluzioni scelte nelle conclusioni è indicato il ritorno del doppio senso di circolazione in via Matteotti,  tre delle quali includono anche  il senso unico in Via Capitanio da nord verso sud.
Ma cerchiamo di capire alcuni dati che sono emersi.
Dall’indagine Origine-destinazione nelle tre zone interessate  nell’arco orario dalle 7 alle 20 è emerso che mediamente  il 50% dei veicoli proviene da un comune diverso, e che la punta massima di penetrazione aumenta la sera, mentre i flussi interni di attraversamento variano nelle zone, così come gli spostamenti in uscita dal comune.
Per quanto riguarda la velocità di circolazione sono state rilevati numerosi superamenti della velocità massima consentita nelle vie interessate dall’indagine.
Anche dal punto di vista della percorrenza e dei tempi di attraversamento, la rilevazione non ha dato risultati preoccupanti.
ALCUNE CONSIDERAZIONI
In questo post non abbiamo certamente la pretesa di criticare il lavoro di rilevazione e di elaborazione dei dati raccolti dallo studio dell’Ing. Pasetto, che non abbiamo motivo per ritenere non valido, ma poiché le conclusioni, per la messa in sicurezza del Quartiere Dante sembrano portare  tutte ad un’unica soluzione di riapertura a doppio senso di via Matteotti, noi liberamente ci sentiamo di fare alcune considerazioni, che possano essere utili, quanto meno  ad una discussione, che ci sarà sicuramente o almeno ce lo auguriamo.

le aiuole create per i parcheggi a pettine che dovranno essere rimosse
Innanzitutto ci preme sottolineare che lo studio realizzato nel corso dell’ultimo anno e mezzo tiene conto esclusivamente della realizzazione della bretella sud (via Martiri-Via Capitanio), anche se non ancora realizzata,  considerando inoltre l’eventuale collegamento con via Matteotti previsto nel P.R.G, ma dimentica la futura tangenziale nord, che dalla nuova stazione SFMR porterà in via della Costituzione a Maerne.

LA SICUREZZA IN VIA MATTEOTTI NON VIENE GARANTITA NELL'ULTIMO TRATTO
I dati della ricerca, che semplificando portano ad un’unica conclusione:  quella della rimessa a doppio senso di via Matteotti per riportare alla normalità e sicurezza il traffico nella zona di Piazza Dante, non considera, a nostro parere, che l’ultimo tratto dell’attuale senso unico in via Matteotti, vede la carreggiata restringersi per mantenere la pista ciclabile;ovvero lo considera ma lo ritiene ugualmente possibile!
Questo particolare tratto di strada, non garantisce il passaggio di due macchine  e diventa  un punto molto pericoloso, che la soluzione della trasformazione in zona a traffico moderato 30kmh ed eventuale  senso alternato, non ci sembra una soluzione percorribile; 

BISOGNA VALUTARE ANCHE IL PROBLEMA DEI COSTI
In un momento particolarmente difficile per le già esigue possibilità economiche del Comune, per trovare risorse economiche da mettere in campo per demolire le aiuole che dovranno essere rimosse, come anche i parcheggi a pettine, saranno sotratte giocoforza da qualche altro intervento magari più importante,  rammentando che l’opera è già costata parecchio alle tasche dei cittadini.
Inoltre non ci sembra che lo studio, poichè la simulazione a quanto pare abbisogna, per essere avvallabile, di dati rilevati e non quindi semplicemente ipotizzati, abbia però dovuto tener conto dell’effetto della bretella in costruzione in via Martiri.-via Capitanio, tanto da consigliare la soluzione del senso unico da nord a sud in via Capitanio, come assolutamente inevitabile, ma senza analizzare e prevedere che ciò comporterà  un peggioramento di grave appesantimento del traffico in via Capitanio nel tratto fino a Fornase e di conseguenza in Via Mion per il flusso di macchine che opterà per la direzione di via Roma.

BISOGNA INVECE DISINCENTIVARE I VEICOLI A PASSARE PER IL CENTRO
Pertanto a nostro parere lo studio andrebbe continuato con le simulazioni delle nuove arterie con una valutazione e ricerca di soluzioni che portino a ricercare scelte sostenibili di disincentivazione dell’attraversamento dell’asse di Via Roma, sia da parte dei cittadini di Spinea in uscita e in penetrazione, e anche da parte dei cittadini di altri comuni, così come invece proposto negli elaborati degli studenti dell’IUAV presentati nello scorso mese in sala consigliare.
Questa ipotetica percorrenza alternativa, al momento  esiste basta solo sensibilizziare e indirizzare i veicoli verso la Provinciale e  verso il casello autostradale gratuito di Oriago per arrivare a Mestre o per altre destinazioni.
I cittadini  proveniente da fuori comune per le tratte direttrici SM di Sala- Mestre e viceversa,  hanno ora questa alternativa , adesso di molto migliorata con i lavori di ampliamento, che consente ai veicoli in tempi brevi il raggiungimento del casello e della direttrice per Oriago-Marghera- Venezia.
Vanno studiati quindi sistemi dissuasivi con passaggi pedonali rialzati, che interrompano in più tratti via Roma con la  trasformazione del centro in zona a traffico moderato Z.T.M a 30Kmh con controlli severi.

L'inizio di via Matteotti a nord vicino al capolinea degli autobus

Vanno messe in campo  campagne di informazione mediatica con i sistemi tradizionali e via internet, con la collaborazione dei comuni  viciniori che devono essere coinvolti con l’obiettivo di sensibilizzare e convincere  gli automobilisti a scegliere,  per arrivare a Mestre, percorsi alternativi.
Per quanto riguarda la sicurezza della zona Piazza Dante, via Matteotti, a nostro parere si può benissimo lasciare via Matteotti a senso unico e per risolvere il problema della messa in sicurezza del quartiere Dante,  delimitare dalla 7.00 alle 11.00 e dalle 17.00 alle 20.00 quella zona a traffico limitato ZTL ai soli residenti, in modo da dissuadere gli automobilisti a entrare nel quartiere Dante per via Alfieri, obbligando gli automobilisti della direttrice Fornase centro a percorrere Via Bennati fino all’intersezione di via Unità.

V.F.
  

lunedì 6 agosto 2012

HIROSHIMA 6 AGOSTO 1945 - PER NON DIMENTICARE


Dobbiamo estirpare false idee patriottiche dalle menti dei nostri giovani, così come dobbiamo estirpare da quelle del falsi patrioti, per amore per le nostre madri, il concetto di nazione come Madre. 
Come poteva mai essere nostra madre se, come ci dicono, dobbiamo dare l'ultima goccia del nostro sangue per lei! 
Dobbiamo essere i figli della vera patria: la patria dell'amore e dell’uguaglianza.       
                                                                                                                           Federico Garcia Lorca


Il 6 agosto 1945 un aereo americano, guidato da piloti americani, con un ordigno mai usato prima su obiettivi militari e ancora meno su quelli civili, sorvola il Giappone.
Con un cinismo inspiegabile, come in ogni guerra, l’aereo un cacciabombardiere B-29, nei giorni prima del volo veniva denominato per “l’occasione” con un nome ENOLA GAY. (Enola Gay è il nome della madre del pilota, Paul Tibbets). Anche la bomba era stata battezzata con un tragico nome: LITTLE BOY.
Si possono vedere foto della messa a punto dell’aereo e della bomba, “ foto ricordo” che rimangono a testimonianza del cinismo umano e dell’aberrità della guerra.
Alle 8,16 seguendo le disposizioni di volo, appena sopra la città di Hiroshima, la prima bomba atomica viene fatta esplodere nel cielo sopra la città.
Quattordicimila tonnellate di tritolo uccideranno più di 150.000 mila persone.
Ottantamila vengono uccise all’istante dalla palla di fuoco generata dall’esplosione nucleare che sviluppa in pochi secondi  un calore superiore ad un milione di gradi centigradi in un diametro di 280 metri.
Tutto ciò che si trova intorno viene incenerito.  Insieme al calore aumenta vertiginosamente la pressione che sale e diventa cento volte maggiore di quella atmosferica.
L’aria viene spostata verso l’esterno con una pressione di quindici tonnellate per metro quadrato e tutto ciò che si trova nel raggio di due chilometri viene annientato, edifici, oggetti, vegetazione, uomini.
Dopo l’onda d’urto si propaga nell’atmosfera una quantità enorme di radiazioni.
La maggioranza di persone che riusciranno a sopravvivere all’onda termica, morirà per le radiazioni o ne subirà le conseguenze negli anni successivi.
Gli effetti della contaminazione dureranno per decenni provocando tumori, leucemie, deformazioni nei corpi dei superstiti  e nei feti dei nascituri.
Si calcola che più di 150 mila persone siano morte in seguito all’esplosione della bomba.
Il numero dei cittadini colpiti dall’effetto dell’esplosione e delle radiazioni è tutt’ora imprecisato.




















Il 9 agosto - tre giorni dopo- la tragedia, inspiegabilmente si ripete a Nagasaki.

v.f.

PUBBLICHIAMO ALCUNI LINKS DI VIDEO SULL'ARGOMENTO:

IN MEMORIA DI HIROSHIMA E NAGASAKI

ERA PROPRIO NECESSARIO SGANCIARE LA BOMBA A HIROSHIMA E NAGASAKI http://www.youtube.com/watch?v=aqkRhvU6GzU

IL FILM DELLA BOMBA ATOMICA

HIROSHIMA 

ANNIVERSARIO DELL'ESPLOSIONE DELLA BOMBA ATOMICA A HIROSHIMA (FOTO)



Dobbiamo estirpare false idee patriottiche dalle menti dei nostri giovani, così come dobbiamo estirpare da quelle del falsi patrioti, per amore per le nostre madri, il concetto di nazione come Madre. Come poteva mai essere nostra madre se, come ci dicono, dobbiamo dare l'ultima goccia del nostro sangue per lei! 
Dobbiamo essere i figli della vera patria: la patria dell'amore e dell’uguaglianza.       
                                                                                                                           Federico Garcia Lorca