giovedì 28 aprile 2011

FIACCOLATA NON VIOLENTA CONTRO LA DISCARICA DI FORNASE


immagini riprese da Rete Veneta (clicca qui)
A smentire la preoccupazione dei sindaci (e vice sindaci) di Spinea e Mira, sulla possibilità di blocchi stradali durante la fioccolata contro la riapertura della discarica di Fornase, ci hanno pensato circa 500 persone, in maggioranza famiglie con bambini, (madri e padri con un bimbi a manina e altri nella carrozzina).
Ma anche molti anziani e signore non più in età di scampagnate serali.
Insomma il popolo del NO alla discarica che stasera ha percorso in corteo quasi sei chilometri per protestare, pacificamente con le fiaccole in mano, contro la delibera della giunta regionale che stabilisce la riapertura del sito di via Prati.



















La manifestazione annunciata da settimane arriva a pochi giorni dalla scadenza della data utile per presentare ricorso contro la riapertura.

Così si sono espressi entrambi i sindaci dei comuni interessati, che hanno ribadito la necessità che la regione ritiri la delibera e che si arrivi all'accoglimento della richiesta dei cittadini di Spinea e di Mira, di una messa in sicurezza reale, senza bisogno di aggiungere rifiuti sopra a quella discarica.


Un sito che è stato aperto negli anni novanta giocando su un equivoco dovuto al nome del canale che passa a fianco, che ha permesso l'apertura di una discarica in una zona che invece aveva dei vincoli ambientale e perciò doveva essere tutelata.
Molta soddisfazione nei volti, stanchi ma rasserenati dei rappresentanti dei comitati e delle associazioni che fanno parte del Coordinamento NO discarica di Fornase, che hanno visto con il successo di partecipazione popolare della fiaccolata, ripagati per gli sforzi che da mesi, a volte anche da soli, hanno propagato per portare alla conoscenza dell'opinione pubblica del rischio riapertura.
Con un breve momento di ristoro sul ponte del Menegon, prima dell'entrata della discarica, il portavoce del Coordinamento Davide Morello ha espresso le ragioni della
manifestazione  ringraziando oltre a tutte le cittadine e i cittadini che erano presenti, anche coloro che con la loro adesione hanno avuto il coraggio di schierarsi e ha esteso ai presenti l'invito a riconoscere e a non sottovalutare invece, le forze politiche e le personalità che invece non hanno aderito.

Gli slogan degi striscioni riportavano le parole d'ordine , SI ALLA MESSA IN SICUREZZA, CHE PAGHI CHI HA INQUINATO, NO ALLA RIAPERTURA, REALIZZAZIONE DI UN PARCO FOTOVOLTAICO AL POSTO DEI VOSTRI VELENI, SPINEA COME TERZIGNO, GIUNTA REGIONALE
DISCARICATI, etc

Dopo aver appeso lo striscione nel cancello della discarica, alcuni rappresentanti del coordinamento si sono organizzati per presidiare simbolicamente per tutta la notte la discarica, per testimoniare che questa sarà l'estrema risposta ad eventuale prosieguo nella decisione di riapertura.
Neanche la pioggia è servita a fermare il popolo di Spinea determinato a fermare una volontà politica più interessata a tutelare interessi economici di pochi che quelli della salute pubblica.
La manifestazione si è conclusa con il rientro a Fornase verso le 22.00
Per la cronaca la strada provinciale è stata bloccata in due momenti diversi, all'andata e al ritorno, pacificamente.


V.F.

1 commento:

M@xx DP ha detto...

Un grazie a tutti, a chi ci vuole bene ed anche chi ci vuole male ;-) C'eravamo, eravamo tanti e la soddisfazione per la riuscita dell'evento è stata enorme. Spinea non è una città morta, non ancora e noi c'impegneremo per impedire che l'indifferenza ed il malaffare la seppelliscano.
Grazie.