venerdì 22 aprile 2011

DISCARICA DI FORNASE - Un disastro ambientale annunciato

Cronaca di un disastro ambientale annunciato

- la discarica di Spinea, sita in via Prati, località Fornase, è stata attiva dal 1991 al 1998 ed è stata realizzata e gestita dall’allora ditta Ecoveneta SpA, ora Integra srl;

- dalla chiusura della discarica, numerosi sono stati gli interventi di Ecoveneta per cercare di arginare le ripetute fuoriuscite di percolato, un liquido refluo denso di inquinanti, organici e non, che trae origine dalle infiltrazioni d’acqua tra i rifiuti e dalla loro compattazione;

La Commissione regionale VIA, h dato corso al progetto di Integra srl (ex Ecoveneta SpA), “per la messa in sicurezza definitiva e contestuale adeguamento del sistema di copertura finale mediante ricarica superficiale con rifiuti inerti” relativo alla discarica di Spinea;

Si tratta di una mera operazione economica volta a coprire i costi delle operazioni di prelievo e raccolta del percolato, con una malcelata "messa in sicurezza" mascherata da una vera e propria riapertura.


- il parere favorevole della Commissione VIA ha aperto la strada al conferimento in loco di oltre 126 mila mc di rifiuti inerti, quali fanghi di dragaggio, terre e rocce di scavo: in altri termini, la discarica potrebbe venire riaperta;

, il sito in questione non sarebbe mai dovuto sorgere in quell’area per la presenza di un corso d’acqua sottoposto a vincolo ambientale e paesaggistico (il Menegon), che ha ripetutamente visto franare i propri argini proprio lungo il lato adiacente alla discarica;


- inoltre, a meno di centro metri dal sito, sorge il popoloso quartiere di Fornase; nelle vicinanze corrono la strada provinciale n. 81 e un’importante arteria ferroviaria;

- durante tutto l’iter che ha portato all’espressione del parere della Commissione VIA, il Consorzio acque risorgive, l’ente di bonifica competente per area, non è mai stato interpellato;

- il Comune di Spinea, il Comune di Mira e la Provincia di Venezia hanno deliberato parere contrario alla riapertura della discarica;

- le loro rilevazioni sulle criticità tecniche relative alla tenuta del fondo della struttura ed alla fragilità degli argini del Menegon sono state condivise anche dal dipartimento provinciale ARPAV;

- in alternativa alla discarica di rifiuti i comitati propongono l’installazione di un parco fotovoltaico: “in questo modo” – sostengono – “si può anche finanziare autonomamente il costo della messa in sicurezza, riducendo al massimo l’impatto ambientale e limitando il peso sopra l’impianto”; sarebbe questa la soluzione per evitare il potenziale disastro ambientale che prevedibilmente si determinerebbe a causa del crollo delle rive del Menegon;

NON MANCA MOLTO ALLA SCADENZA PER POTER FARE RICORSO CONTRO LA DELIBERA REGIONALE

ABBIAMO BISOGNO DEL TUO AIUTO
PARTECIPA E FAI PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO LA RIAPERTURA DELLA DISCARICA
GIOVEDI' 28 APRILE
FIACCOLATA DI PROTESTA CONTRO LA RIAPERTURA DELLA DISCARICA DI FORNASE
RADUNO ALLE ORE 19,30 IN PIAZZA GRANATIERI A FORNASE
PARTENZA ORE 20.00

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