Soluzione tecnica?
Da tempo si sentono, con qualche insistenza da più parti, delle voci circa l’ipotesi di riapertura
di Via Matteotti a doppio senso.
Il dubbio comincia a serpeggiare anche nei più
scettici e l'ineluttabile realtà sul destino di percorrenza di questa a quanto pare "strategica", arteria di Spinea, appare, per usare un gioco di parole, "a senso unico".
A rinfocolare la discussione su via Matteotti, è stata la presentazione dell’indagine
commissionata dal Comune di Spinea allo Studio del Prof. Ing. Pasetto di
Padova, che nell’arco di
un anno e mezzo ha raccolto dati con rilevazioni nelle strade della
nostra città.
LA SOLUZIONE RELATIVA AL PROBLEMA DEL TRAFFICO E DELLA SICUREZZA STRADALE
LA SOLUZIONE RELATIVA AL PROBLEMA DEL TRAFFICO E DELLA SICUREZZA STRADALE
L’indagine con le indicazioni delle conclusione e scelte
finali del lavoro, indirizzate alla messa in sicurezza della zona Piazza Dante
e Via Capitanio e del Villaggio dei Fiori è stata
infatti, presentata lo scorso 27 luglio nella sala consiliare, nel corso di una seduta della Commissione Viabilità allargata.
Alla presenza di alcuni, non molti, cittadini sono state illustrate, in maniera esaustiva e molto particoleraggiata, le risultanze dell’elaborazione dei dati di traffico raccolti, disaggregati e inseriti in un “modello di microsimulazione dinamica dedicato” sia per flussi di traffico che per quanto attiene all’inquinamento acustico.
Questo lavoro analitico svolto in due fasi ha determinato delle conclusioni piuttosto ostiche, che per quanto concerne via Matteotti sicuramente scateneranno gli strali dei molti che avevano avuto modo di apprezzare questa scelta urbanistica come valida.
LE PROTESTE E IL MOVIMENTO D'OPINIONE CONTRO IL SENSO UNICO
Alla presenza di alcuni, non molti, cittadini sono state illustrate, in maniera esaustiva e molto particoleraggiata, le risultanze dell’elaborazione dei dati di traffico raccolti, disaggregati e inseriti in un “modello di microsimulazione dinamica dedicato” sia per flussi di traffico che per quanto attiene all’inquinamento acustico.
Questo lavoro analitico svolto in due fasi ha determinato delle conclusioni piuttosto ostiche, che per quanto concerne via Matteotti sicuramente scateneranno gli strali dei molti che avevano avuto modo di apprezzare questa scelta urbanistica come valida.
LE PROTESTE E IL MOVIMENTO D'OPINIONE CONTRO IL SENSO UNICO
Chi ha buona memoria, ricorderà che non fu indolore per la precedente Amministrazione Comunale,
realizzare la pista ciclabile, restringere la carreggiata, trasformare la
strada in senso unico da nord verso sud fino all’altezza dell’imbocco di Via
Bennati, con l’investimento, tra l’altro di
una consistente spesa economica ( si parla di circa 330.000 euro di
soldi pubblici).
il punto di inizio della strozzatura, dove la strada diventa pericolosa se portata a doppio senso |
Ci fu fin da subito un innalzamento di scudi da parte di una
parte di cittadini che non volevano la realizzazione del senso unico.
Si era quindi da subito creato un movimento di opinione con
raccolta di firme, manifestazioni con cortei etc, fino alla costituzione di
un’Associazione che poi è diventata anche lista elettorale.
Questo particolare è importante ricordarlo, se non per il
fatto che questa lista che nel suo programma elettorale aveva come “promessa”
quella di far ritornare Via Matteotti a doppio senso e che alle ultime elezioni
comunali ha avuto eletto un consigliere (che poi ha concorso all’elezione del
Sindaco in carica), e che per la cronaca, attualmente non ha ancora aderito
alla maggioranza proprio in virtù del destino di Via Matteotti, (come emerge
dalle sue numerose dichiarazioni).
Ma per venire al dunque, dai dati desunti da rilevazioni
meccaniche sui passaggi dei veicoli nelle tre zone, per l’appunto Piazza dante,
Via Capitanio, Villaggio dei Fiori (sono state oltre 18 le vie interessate
dalle intersezioni nelle varie fasi dell’indagine, dalle “interviste” ai
cittadini per l’indagine ORIGINE-DESTINAZIONE, alla misurazione della VELOCITA’
DI CIRCOLAZIONE, etc.) le conclusioni del lavoro dell’Ing. Pasetto portano a determinare quindi 13 scenari
di soluzioni possibili.
SEI ALTERNATIVE PER UN'UNICA SOLUZIONE
Quello che ha lasciato tutti molto perplessi è il fatto ineludibile che solo sei di questi ipotizzabili scenari sono stati giudicati applicabili e validi dal professionista padovano e che in ognuna di queste sei soluzioni scelte nelle conclusioni è indicato il ritorno del doppio senso di circolazione in via Matteotti, tre delle quali includono anche il senso unico in Via Capitanio da nord verso sud.
SEI ALTERNATIVE PER UN'UNICA SOLUZIONE
Quello che ha lasciato tutti molto perplessi è il fatto ineludibile che solo sei di questi ipotizzabili scenari sono stati giudicati applicabili e validi dal professionista padovano e che in ognuna di queste sei soluzioni scelte nelle conclusioni è indicato il ritorno del doppio senso di circolazione in via Matteotti, tre delle quali includono anche il senso unico in Via Capitanio da nord verso sud.
Ma cerchiamo di capire alcuni dati che sono emersi.
Dall’indagine Origine-destinazione nelle tre zone
interessate nell’arco orario dalle 7
alle 20 è emerso che mediamente il 50%
dei veicoli proviene da un comune diverso, e che la punta massima di
penetrazione aumenta la sera, mentre i flussi interni di attraversamento
variano nelle zone, così come gli spostamenti in uscita dal comune.
Per quanto riguarda la velocità di circolazione sono state
rilevati numerosi superamenti della velocità massima consentita nelle vie
interessate dall’indagine.
Anche dal punto di vista della percorrenza e dei tempi di attraversamento,
la rilevazione non ha dato risultati preoccupanti.
ALCUNE CONSIDERAZIONI
ALCUNE CONSIDERAZIONI
In questo post non abbiamo certamente la pretesa di
criticare il lavoro di rilevazione e di elaborazione dei dati raccolti dallo
studio dell’Ing. Pasetto, che non abbiamo motivo per ritenere non valido, ma poiché
le conclusioni, per la messa in sicurezza del Quartiere Dante sembrano
portare tutte ad un’unica soluzione di
riapertura a doppio senso di via Matteotti, noi liberamente ci sentiamo di fare
alcune considerazioni, che possano essere utili, quanto meno ad una discussione, che ci sarà sicuramente o almeno ce lo auguriamo.
le aiuole create per i parcheggi a pettine che dovranno essere rimosse |
Innanzitutto ci preme sottolineare che lo studio realizzato
nel corso dell’ultimo anno e mezzo tiene conto esclusivamente della
realizzazione della bretella sud (via Martiri-Via Capitanio), anche se non
ancora realizzata, considerando inoltre l’eventuale
collegamento con via Matteotti previsto nel P.R.G, ma dimentica la futura
tangenziale nord, che dalla nuova stazione SFMR porterà in via della
Costituzione a Maerne.
LA SICUREZZA IN VIA MATTEOTTI NON VIENE GARANTITA NELL'ULTIMO TRATTO
I dati della ricerca, che semplificando portano ad un’unica conclusione: quella della rimessa a doppio senso di via Matteotti per riportare alla normalità e sicurezza il traffico nella zona di Piazza Dante, non considera, a nostro parere, che l’ultimo tratto dell’attuale senso unico in via Matteotti, vede la carreggiata restringersi per mantenere la pista ciclabile;ovvero lo considera ma lo ritiene ugualmente possibile!
I dati della ricerca, che semplificando portano ad un’unica conclusione: quella della rimessa a doppio senso di via Matteotti per riportare alla normalità e sicurezza il traffico nella zona di Piazza Dante, non considera, a nostro parere, che l’ultimo tratto dell’attuale senso unico in via Matteotti, vede la carreggiata restringersi per mantenere la pista ciclabile;ovvero lo considera ma lo ritiene ugualmente possibile!
Questo particolare tratto di strada, non garantisce il
passaggio di due macchine e diventa un punto molto pericoloso, che la soluzione
della trasformazione in zona a traffico moderato 30kmh ed eventuale senso alternato, non ci sembra una soluzione
percorribile;
BISOGNA VALUTARE ANCHE IL PROBLEMA DEI COSTI
BISOGNA VALUTARE ANCHE IL PROBLEMA DEI COSTI
In un momento particolarmente difficile per le già esigue possibilità economiche del Comune, per trovare risorse economiche da mettere in campo
per demolire le aiuole che dovranno essere rimosse, come anche i parcheggi a pettine, saranno sotratte giocoforza da qualche altro intervento magari più importante, rammentando che l’opera è già costata parecchio alle tasche dei
cittadini.
Inoltre non ci sembra che lo studio, poichè la simulazione a
quanto pare abbisogna, per essere avvallabile, di dati rilevati e non quindi semplicemente ipotizzati, abbia però dovuto tener conto dell’effetto della bretella in
costruzione in via Martiri.-via Capitanio, tanto da consigliare la soluzione del senso
unico da nord a sud in via Capitanio, come assolutamente inevitabile, ma senza
analizzare e prevedere che ciò comporterà un peggioramento di grave appesantimento del traffico in via Capitanio
nel tratto fino a Fornase e di conseguenza in Via Mion per il flusso di
macchine che opterà per la direzione di via Roma.
BISOGNA INVECE DISINCENTIVARE I VEICOLI A PASSARE PER IL CENTRO
BISOGNA INVECE DISINCENTIVARE I VEICOLI A PASSARE PER IL CENTRO
Pertanto a nostro parere lo studio andrebbe continuato con
le simulazioni delle nuove arterie con una valutazione e ricerca di soluzioni
che portino a ricercare scelte sostenibili di disincentivazione
dell’attraversamento dell’asse di Via Roma, sia da parte dei cittadini di
Spinea in uscita e in penetrazione, e anche da parte dei cittadini di altri
comuni, così come invece proposto negli elaborati degli studenti dell’IUAV
presentati nello scorso mese in sala consigliare.
Questa ipotetica percorrenza alternativa, al momento esiste basta solo sensibilizziare e
indirizzare i veicoli verso la Provinciale e verso il casello autostradale gratuito di
Oriago per arrivare a Mestre o per altre destinazioni.
I cittadini proveniente da fuori comune per le tratte
direttrici SM di Sala- Mestre e viceversa, hanno ora questa alternativa , adesso di molto
migliorata con i lavori di ampliamento, che consente ai veicoli in tempi brevi
il raggiungimento del casello e della direttrice per Oriago-Marghera- Venezia.
Vanno studiati quindi sistemi dissuasivi con passaggi
pedonali rialzati, che interrompano in più tratti via Roma con la trasformazione del centro in zona a traffico
moderato Z.T.M a 30Kmh con controlli severi.
L'inizio di via Matteotti a nord vicino al capolinea degli autobus |
Vanno messe in campo campagne di informazione mediatica con i
sistemi tradizionali e via internet, con la collaborazione dei comuni viciniori che devono essere coinvolti con l’obiettivo
di sensibilizzare e convincere gli
automobilisti a scegliere, per arrivare
a Mestre, percorsi alternativi.
Per quanto riguarda la sicurezza della zona Piazza Dante,
via Matteotti, a nostro parere si può benissimo lasciare via Matteotti a senso
unico e per risolvere il problema della messa in sicurezza del quartiere Dante,
delimitare dalla 7.00 alle 11.00 e dalle
17.00 alle 20.00 quella zona a traffico limitato ZTL ai soli residenti, in modo
da dissuadere gli automobilisti a entrare nel quartiere Dante per via Alfieri, obbligando
gli automobilisti della direttrice Fornase centro a percorrere Via Bennati fino
all’intersezione di via Unità.
V.F.
5 commenti:
Mi rendo conto che l'argomento è di quelli su cui si scatenano le guerre di religione... cerchiamo di fare il ragionamento più sereno senza innestare baionette a priori.
Permettetemi solo una riflessione sui costi... Via Matteotti a senso unico ci è costata in lavori di realizzazione e soprattutto in "GiroSpinea" il bus piccolino che ha sostituito le linee ACTV nei collegamenti con Fornase e Crea.
Ebbene il Giro Spinea è costato alle casse comunali i primi anni 100 mila euro l'anno ed ora siamo sui 70.000.
Siamo sull'ordine di svariate centinaia di migliaia di euro spesi finora. Riteniamo questa spesa congrua? Oppure è possibile una alternativa che ripristinando i collegamenti ACTV con Crea e Fornase (e quindi restituendo a mio parere un po' di dignità agli abitanti delle due frazioni)
riesca a coniugare Sicurezza stradale, piste ciclabili più sicure di quelle esistenti in via Matteotti, un rigido controllo sulla circolazione al fine di garantire agli abitanti ...
Penso che sia possibile un confronto serio valutando le possibili soluzioni senza trasformarci all'italica maniera in guelfi e ghibellini pronti a dar battaglia.
Mario Zorzetto
Forse il taglio è troppo giornalistico, m non era intenzione del nostro Comitato innescare guerre di posizione tra più fronti. Sosteniamo sempre la discussione, come auspichi tu, come metodo democratico, credendo nella discussione e nella partecipazione, senza dare per scontato che ci si possa scontrare, ma con le idee e le opinioni, non con le "posizioni", per trovare la soluzione migliore, sempre.
V.F. C.D.A.T Spinea
Via Matteotti a senso unico è stata una liberazione dal traffico e soprattutto un pò più sicura oltre che più bella esteticamente. Bisognerebbe fare più controlli a quei motociclisti ed automobilisti che continuano a sfrecciare a più di 50 km/hr
adoro gli ultimi comitati, che vantano impropriamente il sostegno di tutta l'opinione pubblica...la strettoia di via Matteotti per esempio ha una pista ciclabile che in molti punti è di 2 metri e quaranta (e non è la fine della via), mentre sul ratto più largo, questa risulta di due metri.
C'è pure una larga banchina ove parcheggiano le auto nella cosiddetta strettoia.
Parlate di GiroSpinea, ma dal 2007 questo passa in via Alfieri dove in una corsia di 3.5 metri 4 passa un doppio senso senza marciapiede con banchina di 50 centrimetri (ce n'è uno costruito 30 anni fa mai revisionato od esteso a tutta la via) pista ciclabile. La banchina di 50 centrimetri è l'unica soluzione adottata dalla vecchia giunta Tessari mentre spendeva 300 mila euro per fare la pseudo-pista ciclabile di bia Bennati (quello spazio usato per parcheggiare le auto con gli alberi di 30-30 cm discontinuo) e la mega pista ciclabile di via Matteotti.
Ovviamente non dite mai niente di via Alfieri o dei soldi spesi inutilmente per quella che dovrebbe essere un pista ciclabile in via Bennati...
Ho ben capito che il vostro modo di ragionare è da cittadini di serie A privilegiati contro quelli di serie B di interi quartieri che debbono fare le spese.
Purtroppo non avete capito che l'intento della giunta Tessari con il Masterplan era dirottare via Roma sul retro di villa del Majno, facendo percorrere il tratto diretto a Mestre verso l'incrocio di via Bennati-Unità dove un'apposita rotatoria avrebbe direzionato il traffico sull'ex-cavalcavia (la creazione di questo fu fermata dai proprietari di via dell'Unità che andarono in tribunale sull'esproprio).
Ma certo vantatevi che il traffico è stato ridotto in via Matteotti... anzi che tutto il traffico è sparito ed è divenuto circolazione su autobus e biciclette, anche se i dati non confermano questo mutamento...non si è riversato da qualche altra parte dove da 30-40 anni non si prendono provvedimenti di sicurezza, pur essendo in condizioni peggiori di strade che alcuni considerano di Serie A.
Thank you for being you
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