venerdì 16 febbraio 2024

ANCORA VERDE SACRIFICATO PER NUOVO CEMENTO

 Tutti hanno seguito nei mesi scorsi la vicenda dell'ex scuola Bennati. Anche i più distratti,  penso, sappiano che alla fine l'area è stata messa all'asta dopo ripetute battute andate deserte, e il suo valore iniziale abbattuto notevolmente. Ciò succede spesso,  per una congiunzione astrale sfavorevole per Spinea, o invece è talmente appetibile e lucroso l'interesse che gira attorno a certe "vere e proprie occasioni di fine stagione" che scendono in campo tutta una serie di azioni e movimenti che generano fortune per chi ha potere di acquisto e scalogna nera per chi ha bisogno di coprire buchi di bilancio. Ma ora i giochi sono chiusi e piangere sul latte versato non porta a niente. Resta l'amaro in bocca, per una scuola media 'nuova' che si farà sotto ad una linea elettrica di Terna, con sotto un substrato di rifiuti e che costerà, sotto tutti i punti di vista, molto di più di quello che poteva costare se invece fosse stata progettata nell'area dell'ex scuola Bennati. Con un risultato globale dal punto di vista della "rigenerazione urbana" meno efficace e sostenibile. 

Al posto di una nuova scuola media sostenibile ecco che appare un progetto di abitazioni con due palazzi e numerosi appartamenti. Ma ce n'è proprio così tanto bisogno? 


Inoltre con una progettazione insensibile al contesto urbano, dove le alberature non contanto  contano solo i denari che possono essere ricavati dalla vendita. Così si scacrificano al sacro altare, o meglio dire profano altare, dei ricavi: suolo, alberi, piste ciclabili e la rigenerazione urbana si va a fare benedire dal Dio denaro. 

VF