martedì 11 giugno 2024

LETTERA APERTA SUL TAGLIO DI ALBERI A SPINEA





LETTERA APERTA SUL TAGLIO DI ALBERI A SPINEA,

alle cittadine e ai cittadini della grande famiglia umana di Spinea, per aprire nella nostra città la discussione su concetti e valori come: la cura, la gentilezza, la generosità, il rispetto e l’amore per tutte le cose che fanno parte del nostro ambiente.

In queste settimane oltre al tema elettorale a tenere alta la discussione c’è soprattutto il tema ambientale in particolare degli abbattimenti di numerosi alberi.

Mai come in questi giorni i malumori dei cittadini per l’imminenza della mattanza nell’oasi Nuove Gemme per fare la ‘Nuova scuola media’ e nell’ex area scuola Bennati per fare 40 appartamenti, hanno trovato un riscontro così spontaneo e scollegato da ogni appartenenza partitica.

Molti, cittadine e cittadini, si sono mobilitati attraverso i social, usati non per seminare veleno, come spesso è avvenuto a Spinea, ma bensì per organizzare e creare attenzione cercando di guadagnare sensibilizzazione attraverso un Flash Mob al Parco Nuove Gemme giovedì 6 giugno, concluso pacificamente con un breve concentramento davanti al Municipio, per protestare contro l’inizio dei lavori durante il periodo di nidificazione.

La sensibilizzazione per il tema dovrebbe essere ormai patrimonio di tutti.

‘Nessuno’ credo riesca ad accettare oggi con indifferenza l’abbattimento di alberi pluridecennali per far posto a fondamenta e platee in calcestruzzo, eppure queste cose continuano ad accadere.

Sul ‘Nessuno’ ovviamente non sono elencabili i portatori di “interessi propri e correlati” , agli amici degli amici sempre interessati alla speculazione, oltre che ai committenti, agli addetti ai lavori, e tutti quelli che per lavoro e per dovere sono direttamente coinvolti, ma non sempre per questo assolti.

L’indifferenza, l’inedia e la superficialità sono le complementari meno note, ma non meno pericolose.

La pandemia e tutto quello che successivamente si è generato per effetto dell’isolamento e della paura del contagio hanno mandato in tilt gli assetti psicologici e comportamentali, e ci è voluto molto tempo per definire un vero ritorno alla normalità, anche se la rendita fondiaria a Spinea ha origini molto lontane nel tempo.

Le concertazioni e i piani di ripresa economica hanno sortito in Italia e in Europa un effetto positivo grazie alla possibilità di ottenere, cosa impensabile per i Comuni fino a due anni prima, dei finanziamenti per lo sviluppo e per la resilienza.

Anche per Spinea si è prospettata quindi questa possibilità di finanziamento PNRR , che però si è trasformata in “una maledizione”  che a Spinea si è abbattuta in maniera negativa, creando situazioni talmente paradossali che a spiegarle non ci si crede.

Quello che poteva, e doveva, essere una “opportunità” si è trasformata in una gara alla “acchiappa il finanziamento” per poter fare a Spinea quelle opere importanti che mai avrebbero potuto essere fatte, -‘costi quel che costi’-, per costi si intende oltre che quelli economici,  ahimè anche quelli ambientali.

Così per non perdere l’opportunità sono state prese decisioni frettolose e mai condivise con la cittadinanza, se non a cose fatte, che ora porteranno a delle conseguenze irreparabili.

Una scuola media, peraltro necessaria, fatta e voluta in un’area sottostante i cavi dell’alta tensione, dove alcuni decenni fa c’era una discarica, che per essere costruita poi è stata spostata a nord della stessa ricadendo nell’Oasi del Parco Nuove Gemme, gioiello naturale e piccolo biotopo di Spinea.

La stessa poteva essere fatta, usufruendo lo stesso dei soldi del PNRR, nell’area di Via Bennati creando una sinergia con la ex scuola media e Palestra Bennati e dove c’erano già piste ciclabili, mezzi pubblici e vie sicure per gli studenti.

Sempre finanziato dal PNRR anche l’allargamento, con un nuovo parallelepipedo in aggiunta, della mensa alla scuola Anna Frank. Inutile visto l’andamento demografico, ma che, qualora ci fossero anche state le necessità, si sarebbe potuto realizzare trovando lo spazio all’interno dello stesso plesso, senza stendere altro cemento, ma in questo caso, ……non si sarebbero potuti usare i soldi del PNRR…

Risultato? Cemento e nuova costruzione che ruberà spazi nel giardino della scuola e che porterà allo stravolgimento dello stesso, con abbattimento di almeno una decina di alberi per l’allargamento e per creare il nuovo cancello d’entrata dei mezzi della mensa.

Veniamo ora al problema dell’abbattimento quasi contemporaneo di alberi in un periodo di nidificazione, quelli dell’Oasi Nuove Gemme e quelle dell’ex scuola Bennati.

Questa è un’altra faccia, antipatica e scabrosa, della speculazione, governata da regole che ignorano altre regole, quelle stabilite dalle leggi e dalle direttive sulla “protezione” avi faunistica e delle specie protette tutt’ora vigenti, in nome del profitto e degli interessi, compresi anche quelli dei tempi burocratici di fine lavori fissati dal PNRR.

Tutto preorganizzato, tutto previsto, anche nel caso ci fossero contestazioni, segnalazioni o esposti.

Così va il mondo della speculazione edilizia e degli interessi di pochi.

Nulla Osta in mano,  le “ditte committenti” avanzano così il diritto di abbattere gli alberi e nessuno li ferma, neanche gli esposti, qualora sia garantito che non vi siano nidi di uccelli, cosa che puntualmente auto-dichiarano e auto-garantiscono.  – Fatta la legge trovato l’inganno.

In altre epoche a Spinea, per nostra diretta esperienza, possiamo testimoniare che amministratori più sensibili, con segnalazioni e esposti come quelli sotto riportati, hanno rispettato per l'abbattimento, i tempi secondo la stagionalità e nel rispetto della nidificazione.

A nulla valgono dunque le proteste, a nulla valgono oggi le segnalazioni, che, anche se fatte, non seguono mai un iter che sia anticipato e più rapido dei giri del nastro dentato di una sega o più definitivo del maglio di un caterpillar o della pala di un escavatore, e chissà se mai avranno un riscontro effettivo da parte di qualche Autorità.

Purtroppo, anche il Regolamento Comunale del Verde Pubblico e Privato di Spinea non ci aiuta, infatti le regole inserite non prevedono, come per altri regolamenti di altre Città, che in caso di nuove costruzioni edilizie, laddove ci siano alberature esistenti devono essere salvaguardate e la progettazione deve essere fatta in funzione delle stesse.

Non basta e non è mai stata sufficiente la compensazione ambientale con il reimpianto di alberelli che per produrre la stessa funzione mitigativa di assorbimento e climalterante, impiegheranno decine di anni, questo non è più sostenibile.

Insomma in una città come Spinea, un quadrilatero di circa 15 Kmq, circondato dalle ferrovie Ve-Padova, Venezia Bassano, dal passante e dall’autostrada VE-PD, dove la densità abitativa è la più alta dopo Padova nel Veneto, dove le concentrazioni di PM2,5 e PM10 sono sempre ai valori massimi, dove gli ultimi alberi sono stati piantati nel 2015 e poi più niente, neanche quelli sufficienti a rimpiazzare quelli morti o collassati, abbattere così tanti alberi senza averne piantati nemmeno uno credo che sia un paradosso e un’incongruenza inammissibili.

Implacabile sarà il verdetto climatico e il rischio salute per le cittadine e per i cittadini di Spinea.

Eppure bisogna credere nella grande famiglia umana della nostra Città, in quei concetti e valori citati in premessa che possono essere riconquistati e ripensati come  fondamentali per la nostra Comunità.

Basterebbe che la “cura” per il verde, che il rispetto per gli alberi diventi la nostra quotidianità e ci porti a considerali una volta per tutte un nostro patrimonio un “bene comune” e che la gentilezza che loro ci insegnano assieme alla generosità dimostrata dai semplici cittadini nel difenderli diventi contagiosa e arrivi ad intaccare anche gli animi più incalliti e avidi di denaro e sia di insegnamento per chi dovrà governare la citta nei prossimi anni.

 VFR

 









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Gli esposti inviati al Nucleo Comando Carabinieri Forestali di Mestre e al Commissario Straordinario.


OASI PARCO NUOVE GEMME

Al Comando Gruppo Carabinieri Nucleo Forestale di Mestre

e p.c. al Commissario Straordinario del Comune di Spinea

 

Il sottoscritto ---------------------------------------------------------------------------a nome e per conto dell’Associazione “ ODV Comitato difesa ambiente e

territorio di Spinea”, iscritta all’albo delle associazione del Comune di Spinea e al RUNTS , con sede 

c/o stesso indirizzo di cui sopra, a nome anche dell’APS Circolo Legambiente del Miranese e del 

WWF Venezia e Territorio, espone quanto segue: 

nell’area dell’OASI Nuove Gemme nel Comune di Spinea si è venuti a conoscenza che

saranno abbattuti circa 34 alberi presenti nel Parco Nuove Gemme di Spinea e nell’Oasi Nuove

Gemme, ricadenti nell’area interessata al cantiere aperto per la costruzione della nuova scuola media

Ungaretti.

Gli alberi insistenti nella zona destinata alla realizzazione della scuola, alcuni di notevoli dimensioni,

sono facenti parte di un insieme vegetale di alto pregio naturalistico e mitigativo oltre che dal punto di

vista dell’importanza del ruolo che svolgono per la biodiversità.

Si specifica che l’area comprende numerose piante ad alto fusto, di essenza e tipologia autoctone, tra

le quali Aceri, Frassini, Olmi, Pioppi, Salici e Querce.

Alcune alberature, ancora in pianta integra, fanno parte di un biotopo naturale, denominato Oasi

Nuove Gemme, gestita dal WWF di Spinea, nel quale come negli anni scorsi, potrebbe essere in corso

la nidificazione di alcune specie di uccelli comuni nelle nostre zone, come il Merlo, la Cinciallegra, la

Cinciarella, il Colombaccio, etc.

La zona interessata nell’Oasi è contigua al Parco Nuove Gemme, ed essendo parzialmente riparata

dal traffico e si è quindi ragionevolmente sicuri che sia popolata dalle specie di volatili indicate, che in

questo periodo vi potrebbero nidificare.

Poiché non ci è nota la data di inizio dell’eventuale abbattimento degli alberi, (presumibilmente la

prossima settimana) e che potrebbero essere tagliati per far posto al cantiere, qualora questo

avvenisse, assieme agli alberi potrebbero essere distrutti i numerosi nidi che potrebbero trovarsi in

quel momento in cova o in fase di non autonomia dei piccoli volatili.

Inoltre, sono state segnalate da numerosi cittadini la presenza in loco della Rana agile (Rana

Dalmatina) e del Biacco (Hierophis Viridiflavus), specie indicate come protette dalla Direttiva

92/43/CEE "Habitat". 

Si ipotizza quindi, con l’abbattimento delle alberature oltre che la scomparsa delle specie protette

dalla Direttiva Habitat, anche la sicura possibile distruzione di nidi e dei nuovi nati di avifauna

selvatica nonché dei riproduttori, tutelati dalla Direttiva Habitat, dalla legge 11 febbraio 1992, n.157

“Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per prelievo venatorio all’articolo   21

punto O, oltre che dalla Direttiva dell’Unione Europea 2009/147/CE  che ha recepito la precedente

(79/409/CEE) concernente la conservazione degli uccelli selvatici.

Tale norma trova effetto nell’applicazione di un periodo di salvaguardia dal taglio e/o capitozzatura di

alberi che va dal 15 marzo al 15 settembre, o comunque nel ragionevole periodo nel quale è in corso

la nidificazione, per consentire entro tale periodo la completa sicurezza dei nidi e il raggiungimento

dell’autonomia dei giovani volatili.

Si chiede di accertare e qualora appurato, di non permettere che l’azione di abbattimento possa

essere portata ad ulteriori conseguenze, di disporre l’urgente blocco dei lavori della zona interessata

almeno fino al 15 settembre, o quantomeno la programmazione del cantiere a lotti che prevedano di

salvaguardare la maggioranza delle specie, programmando nei mesi successivi l’abbattimento degli

alberi per permettere alla popolazione volatile di abbandonare in sicurezza il proprio habitat ed evitare

il pericolo esistente di distruzione delle uova e uccisione degli uccellini e per il disturbo dovuto ai

lavori dell’abbandono dei piccoli.

 

Si chiede inoltre a nome e per conto del Comitato difesa ambiente e territorio di Spinea e delle altre

Associazioni in calce a questa lettera, di essere portati a conoscenza del riscontro di questa

segnalazione e/o degli effetti scaturiti in conseguenza della presente e/o della sua eventuale

archiviazione.

Nel ringraziare si porgono distinti saluti.

Spinea, 04/06/2024

Il Presidente ODV Comitato difesa ambiente territorio Spinea


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Ex scuola Bennati


 Al Comando Gruppo Carabinieri Nucleo Forestale di Mestre

p.c. al Commissario Straordinario del Comune di Spinea e alla ditta 3NDYStudio

 

Il sottoscritto  --------------------------------------------------------------------, a nome e per conto dell’Associazione “ ODV Comitato difesa ambiente e

territorio di Spinea”, iscritta all’albo delle associazione del Comune di Spinea e al RUNTS , con sede 

c/o stesso indirizzo di cui sopra, a nome anche dell’APS Circolo Legambiente del Miranese, espone

quanto segue:

 

nell’area del giardino dell’ex scuola Bennati, poi divenuta Casa delle Associazioni, in via Bennati 13,

nel Comune di Spinea si è venuti a conoscenza che saranno abbattuti numerosi alberi presenti nel

parco/giardino.

Dalla cartellonistica e dai lavori in corso si rileva che l’intera area dell’ex scuola è interessata da un

cantiere aperto già la settimana scorsa per l’abbattimento della vecchia costruzione della scuola per

realizzare due condomini da 40 appartamenti.

Gli alberi insistenti nella zona, alcuni anche di notevoli dimensioni, sono stati piantati negli anni

settanta e anche successivamente, quando a seguito della costruzione della nuova scuola media

Bennati, l’edificio era stato destinato a Casa delle Associazioni.

L’ insieme vegetale composto da alberi arbusti è aumentato a seguito della chiusura della casa delle

Associazioni perché l’edificio era inagibile e di conseguenza anche la diversità delle specie spontanee.

Si specifica che l’area comprende numerose piante ad alto fusto, di essenza e tipologia anche non

autoctone, si segnalano numerosi, nei filari del perimetro, alberi di pioppi denominati “cipressini” o

“italici”.

Alcune alberature, ancora in pianta integra, costituiscono per la tipologia della zona una sorta di

angolo verde naturale, nel quale come negli anni scorsi, potrebbe essere in corso la nidificazione di

alcune specie di uccelli.

La zona ad est confina con il quartiere Bennati e l’omonima via che è una strada a senso unico, mentre

ad ovest con la ex scuola media ora Casa delle Associazioni e Palestra e a sud con condomini,

e quindi ragionevolmente si ipotizza che sia popolata dalle specie di volatili presenti in zona che in

questo periodo vi potrebbero nidificare.

Ci è stato segnalato inoltre, dagli stessi abitanti della zona, che nella rete di recinzione è stato affisso il

NULLAOSTA all’abbattimento degli alberi dal settore Lavori Pubblici del Comune di Spinea con la

unica condizione prescrittiva che non ci siano nidi in quota e nella parte bassa arbustiva, citando la

legge 157/1992 e la Direttiva Europea 147/CE del 2009.

Si avvince pertanto che la certezza della verifica che non ci sia in corso nidificazione è lasciata quindi

in capo alla discrezionalità della ditta committente.

Questo ci preoccupa molto e ci fa ipotizzare quindi che tali verifiche non vengano fatte con lo

scrupolo necessario e che con l’abbattimento delle alberature possa quindi avvenire la distruzione di

eventuali nidi, delle uova e dei nuovi nati di avifauna selvatica nonché dei riproduttori, tutelati dalla

legge 11 febbraio 1992, n.157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per

prelievo venatorio all’articolo   21 punto O, oltre che dalla Direttiva dell’Unione Europea 2009/147/CE 

che ha recepito la precedente (79/409/CEE) concernente la conservazione degli uccelli selvatici.

 

Tale norma trova effetto nell’applicazione di un periodo di salvaguardia dal taglio e/o capitozzatura di

alberi che va dal 15 marzo al 15 settembre, o comunque nel ragionevole periodo nel quale è in corso

la nidificazione, che dovrebbe essere obbligatoriamente rispettata, per consentire entro tale periodo

la completa sicurezza dei nidi e il raggiungimento dell’autonomia dei giovani volatili.

Si chiede di accertare e qualora appurato, di non permettere che l’azione di abbattimento possa

essere portata ad ulteriori conseguenze, di disporre l’urgente blocco dei lavori della zona interessata

almeno fino al 15 settembre o ad un periodo idoneo onde per permettere alla popolazione volatile di

abbandonare in sicurezza il proprio habitat ed evitare il pericolo esistente di distruzione delle uova e

uccisione degli uccellini e per il disturbo dovuto ai lavori dell’abbandono dei piccoli.

 

Si chiede inoltre a nome e per conto del Comitato difesa ambiente e territorio di Spinea e delle altre

Associazioni in calce a questa lettera, di essere portati a conoscenza del riscontro di questa

segnalazione e/o degli effetti scaturiti in conseguenza della presente e/o della sua eventuale

archiviazione.

 

Nel ringraziare si porgono distinti saluti.

Spinea, 05/06/2024

Presidente ODV Comitato difesa ambiente territorio Spinea