LETTERA APERTA SUL TAGLIO DI ALBERI A SPINEA,
alle cittadine e ai cittadini della grande famiglia umana di Spinea, per aprire nella nostra città la discussione su concetti e valori come: la cura, la gentilezza, la generosità, il rispetto e l’amore per tutte le cose che fanno parte del nostro ambiente.
In queste settimane oltre al tema elettorale a tenere alta
la discussione c’è soprattutto il tema ambientale in particolare degli
abbattimenti di numerosi alberi.
Mai come in questi giorni i malumori dei cittadini per
l’imminenza della mattanza nell’oasi Nuove Gemme per fare la ‘Nuova scuola
media’ e nell’ex area scuola Bennati per fare 40 appartamenti, hanno trovato un
riscontro così spontaneo e scollegato da ogni appartenenza partitica.
Molti, cittadine e cittadini, si sono mobilitati attraverso
i social, usati non per seminare veleno, come spesso è avvenuto a Spinea, ma
bensì per organizzare e creare attenzione cercando di guadagnare
sensibilizzazione attraverso un Flash Mob al Parco Nuove Gemme giovedì 6 giugno,
concluso pacificamente con un breve concentramento davanti al Municipio, per
protestare contro l’inizio dei lavori durante il periodo di nidificazione.
La sensibilizzazione per il tema dovrebbe essere ormai
patrimonio di tutti.
‘Nessuno’ credo riesca ad accettare oggi con indifferenza
l’abbattimento di alberi pluridecennali per far posto a fondamenta e platee in
calcestruzzo, eppure queste cose continuano ad accadere.
Sul ‘Nessuno’ ovviamente non sono elencabili i portatori di “interessi
propri e correlati” , agli amici degli amici sempre interessati alla
speculazione, oltre che ai committenti, agli addetti ai lavori, e tutti quelli
che per lavoro e per dovere sono direttamente coinvolti, ma non sempre per
questo assolti.
L’indifferenza, l’inedia e la superficialità sono le
complementari meno note, ma non meno pericolose.
La pandemia e tutto quello che successivamente si è generato
per effetto dell’isolamento e della paura del contagio hanno mandato in tilt
gli assetti psicologici e comportamentali, e ci è voluto molto tempo per
definire un vero ritorno alla normalità, anche se la rendita fondiaria a Spinea
ha origini molto lontane nel tempo.
Le concertazioni e i piani di ripresa economica hanno sortito
in Italia e in Europa un effetto positivo grazie alla possibilità di ottenere,
cosa impensabile per i Comuni fino a due anni prima, dei finanziamenti per lo
sviluppo e per la resilienza.
Anche per Spinea si è prospettata quindi questa possibilità
di finanziamento PNRR , che però si è trasformata in “una maledizione” che a Spinea si è abbattuta in maniera
negativa, creando situazioni talmente paradossali che a spiegarle non ci si
crede.
Quello che poteva, e doveva, essere una “opportunità” si è
trasformata in una gara alla “acchiappa il finanziamento” per poter fare a
Spinea quelle opere importanti che mai avrebbero potuto essere fatte, -‘costi quel
che costi’-, per costi si intende oltre che quelli economici, ahimè anche quelli ambientali.
Così per non perdere l’opportunità sono state prese
decisioni frettolose e mai condivise con la cittadinanza, se non a cose fatte,
che ora porteranno a delle conseguenze irreparabili.
Una scuola media, peraltro necessaria, fatta e voluta in
un’area sottostante i cavi dell’alta tensione, dove alcuni decenni fa c’era una
discarica, che per essere costruita poi è stata spostata a nord della stessa
ricadendo nell’Oasi del Parco Nuove Gemme, gioiello naturale e piccolo biotopo
di Spinea.
La stessa poteva essere fatta, usufruendo lo stesso dei
soldi del PNRR, nell’area di Via Bennati creando una sinergia con la ex scuola media
e Palestra Bennati e dove c’erano già piste ciclabili, mezzi pubblici e vie
sicure per gli studenti.
Sempre finanziato dal PNRR anche l’allargamento, con un nuovo
parallelepipedo in aggiunta, della mensa alla scuola Anna Frank. Inutile visto
l’andamento demografico, ma che, qualora ci fossero anche state le necessità,
si sarebbe potuto realizzare trovando lo spazio all’interno dello stesso
plesso, senza stendere altro cemento, ma in questo caso, ……non si sarebbero
potuti usare i soldi del PNRR…
Risultato? Cemento e nuova costruzione che ruberà spazi nel
giardino della scuola e che porterà allo stravolgimento dello stesso, con
abbattimento di almeno una decina di alberi per l’allargamento e per creare il
nuovo cancello d’entrata dei mezzi della mensa.
Veniamo ora al problema dell’abbattimento quasi
contemporaneo di alberi in un periodo di nidificazione, quelli dell’Oasi Nuove
Gemme e quelle dell’ex scuola Bennati.
Questa è un’altra faccia, antipatica e scabrosa, della
speculazione, governata da regole che ignorano altre regole, quelle stabilite
dalle leggi e dalle direttive sulla “protezione” avi faunistica e delle specie
protette tutt’ora vigenti, in nome del profitto e degli interessi, compresi
anche quelli dei tempi burocratici di fine lavori fissati dal PNRR.
Tutto preorganizzato, tutto previsto, anche nel caso ci
fossero contestazioni, segnalazioni o esposti.
Così va il mondo della speculazione edilizia e degli interessi di pochi.
Nulla Osta in mano,
le “ditte committenti” avanzano così il diritto di abbattere gli alberi
e nessuno li ferma, neanche gli esposti, qualora sia garantito che non vi siano
nidi di uccelli, cosa che puntualmente auto-dichiarano e auto-garantiscono. – Fatta la legge trovato l’inganno.
In altre epoche a Spinea, per nostra diretta esperienza, possiamo testimoniare che amministratori più sensibili, con segnalazioni e esposti come quelli sotto riportati, hanno rispettato per l'abbattimento, i tempi secondo la stagionalità e nel rispetto della nidificazione.
A nulla valgono dunque le proteste, a nulla valgono oggi le segnalazioni, che, anche se fatte, non seguono mai un iter che sia anticipato e più rapido dei giri del nastro dentato di una sega o più definitivo del maglio di un caterpillar o della pala di un escavatore, e chissà se mai avranno un riscontro effettivo da parte di qualche Autorità.
Purtroppo, anche il Regolamento Comunale del Verde Pubblico e Privato di Spinea non ci aiuta, infatti le regole inserite non prevedono, come per altri regolamenti di altre Città, che in caso di nuove costruzioni edilizie, laddove ci siano alberature esistenti devono essere salvaguardate e la progettazione deve essere fatta in funzione delle stesse.
Non basta e non è mai stata sufficiente la compensazione ambientale con il reimpianto di alberelli che per produrre la stessa funzione mitigativa di assorbimento e climalterante, impiegheranno decine di anni, questo non è più sostenibile.
Insomma in una città come Spinea, un quadrilatero di circa
15 Kmq, circondato dalle ferrovie Ve-Padova, Venezia Bassano, dal passante e dall’autostrada
VE-PD, dove la densità abitativa è la più alta dopo Padova nel Veneto, dove le
concentrazioni di PM2,5 e PM10 sono sempre ai valori massimi, dove gli ultimi
alberi sono stati piantati nel 2015 e poi più niente, neanche quelli sufficienti
a rimpiazzare quelli morti o collassati, abbattere così tanti alberi senza
averne piantati nemmeno uno credo che sia un paradosso e un’incongruenza inammissibili.
Implacabile sarà il verdetto climatico e il rischio salute per le cittadine e per i cittadini di Spinea.
Eppure bisogna credere nella grande famiglia umana della nostra Città, in quei concetti e valori citati in premessa che possono essere riconquistati e ripensati
come fondamentali per la nostra Comunità.
Basterebbe che la “cura” per il verde, che il rispetto per gli
alberi diventi la nostra quotidianità e ci porti a considerali una volta per
tutte un nostro patrimonio un “bene comune” e che la gentilezza che loro ci
insegnano assieme alla generosità dimostrata dai semplici cittadini nel difenderli diventi
contagiosa e arrivi ad intaccare anche gli animi più incalliti e avidi di
denaro e sia di insegnamento per chi dovrà governare la citta nei prossimi anni.
Al Comando Gruppo Carabinieri Nucleo Forestale di Mestre
e p.c. al Commissario Straordinario del Comune di Spinea
Il sottoscritto ---------------------------------------------------------------------------a nome e per conto dell’Associazione “ ODV Comitato difesa ambiente e
territorio di Spinea”, iscritta all’albo delle associazione
del Comune di Spinea e al RUNTS , con sede
c/o stesso indirizzo di cui sopra, a nome anche dell’APS Circolo Legambiente del Miranese e del
WWF Venezia e Territorio, espone quanto segue:
nell’area dell’OASI Nuove Gemme nel Comune di Spinea si è
venuti a conoscenza che
saranno abbattuti circa 34 alberi presenti nel Parco Nuove
Gemme di Spinea e nell’Oasi Nuove
Gemme, ricadenti nell’area interessata al cantiere aperto per
la costruzione della nuova scuola media
Ungaretti.
Gli alberi insistenti nella zona destinata alla
realizzazione della scuola, alcuni di notevoli dimensioni,
sono facenti parte di un insieme vegetale di alto pregio
naturalistico e mitigativo oltre che dal punto di
vista dell’importanza del ruolo che svolgono per la
biodiversità.
Si specifica che l’area comprende numerose piante ad alto
fusto, di essenza e tipologia autoctone, tra
le quali Aceri, Frassini, Olmi, Pioppi, Salici e Querce.
Alcune alberature, ancora in pianta integra, fanno parte di
un biotopo naturale, denominato Oasi
Nuove Gemme, gestita dal WWF di Spinea, nel quale come negli
anni scorsi, potrebbe essere in corso
la nidificazione di alcune specie di uccelli comuni nelle
nostre zone, come il Merlo, la Cinciallegra, la
Cinciarella, il Colombaccio, etc.
La zona interessata nell’Oasi è contigua al Parco Nuove
Gemme, ed essendo parzialmente riparata
dal traffico e si è quindi ragionevolmente sicuri che sia
popolata dalle specie di volatili indicate, che in
questo periodo vi potrebbero nidificare.
Poiché non ci è nota la data di inizio dell’eventuale
abbattimento degli alberi, (presumibilmente la
prossima settimana) e che potrebbero essere tagliati per far
posto al cantiere, qualora questo
avvenisse, assieme agli alberi potrebbero essere distrutti i
numerosi nidi che potrebbero trovarsi in
quel momento in cova o in fase di non autonomia dei piccoli
volatili.
Inoltre, sono state segnalate da numerosi cittadini la
presenza in loco della Rana agile (Rana
Dalmatina) e del Biacco (Hierophis Viridiflavus), specie indicate
come protette dalla Direttiva
92/43/CEE "Habitat".
Si ipotizza quindi, con l’abbattimento delle alberature
oltre che la scomparsa delle specie protette
dalla Direttiva Habitat, anche la sicura possibile distruzione
di nidi e dei nuovi nati di avifauna
selvatica nonché dei riproduttori, tutelati dalla Direttiva
Habitat, dalla legge 11 febbraio 1992, n.157
“Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e
per prelievo venatorio all’articolo 21
punto O, oltre che dalla Direttiva dell’Unione Europea 2009/147/CE che ha recepito la precedente
(79/409/CEE) concernente la conservazione degli uccelli
selvatici.
Tale norma trova effetto nell’applicazione di un periodo di
salvaguardia dal taglio e/o capitozzatura di
alberi che va dal 15 marzo al 15 settembre, o comunque nel
ragionevole periodo nel quale è in corso
la nidificazione, per consentire entro tale periodo la
completa sicurezza dei nidi e il raggiungimento
dell’autonomia dei giovani volatili.
Si chiede di accertare e qualora appurato, di non permettere
che l’azione di abbattimento possa
essere portata ad ulteriori conseguenze, di disporre
l’urgente blocco dei lavori della zona interessata
almeno fino al 15 settembre, o quantomeno la programmazione
del cantiere a lotti che prevedano di
salvaguardare la maggioranza delle specie, programmando nei
mesi successivi l’abbattimento degli
alberi per permettere alla popolazione volatile di
abbandonare in sicurezza il proprio habitat ed evitare
il pericolo esistente di distruzione delle uova e uccisione
degli uccellini e per il disturbo dovuto ai
lavori dell’abbandono dei piccoli.
Si chiede inoltre a nome e per conto del Comitato difesa
ambiente e territorio di Spinea e delle altre
Associazioni in calce a questa lettera, di essere portati a
conoscenza del riscontro di questa
segnalazione e/o degli effetti scaturiti in conseguenza della
presente e/o della sua eventuale
archiviazione.
Nel ringraziare si porgono distinti saluti.
Spinea, 04/06/2024
Il Presidente ODV Comitato difesa ambiente territorio Spinea
p.c. al Commissario Straordinario del Comune di Spinea e
alla ditta 3NDYStudio
Il sottoscritto --------------------------------------------------------------------, a nome e per conto dell’Associazione “ ODV Comitato difesa ambiente e
territorio di Spinea”, iscritta all’albo delle associazione
del Comune di Spinea e al RUNTS , con sede
c/o stesso indirizzo di cui sopra, a nome anche dell’APS
Circolo Legambiente del Miranese, espone
quanto segue:
nell’area del giardino dell’ex scuola Bennati, poi divenuta
Casa delle Associazioni, in via Bennati 13,
nel Comune di Spinea si è venuti a conoscenza che saranno abbattuti
numerosi alberi presenti nel
parco/giardino.
Dalla cartellonistica e dai lavori in corso si rileva che l’intera
area dell’ex scuola è interessata da un
cantiere aperto già la settimana scorsa per l’abbattimento
della vecchia costruzione della scuola per
realizzare due condomini da 40 appartamenti.
Gli alberi insistenti nella zona, alcuni anche di notevoli
dimensioni, sono stati piantati negli anni
settanta e anche successivamente, quando a seguito della
costruzione della nuova scuola media
Bennati, l’edificio era stato destinato a Casa delle
Associazioni.
L’ insieme vegetale composto da alberi arbusti è aumentato a
seguito della chiusura della casa delle
Associazioni perché l’edificio era inagibile e di
conseguenza anche la diversità delle specie spontanee.
Si specifica che l’area comprende numerose piante ad alto
fusto, di essenza e tipologia anche non
autoctone, si segnalano numerosi, nei filari del perimetro,
alberi di pioppi denominati “cipressini” o
“italici”.
Alcune alberature, ancora in pianta integra, costituiscono
per la tipologia della zona una sorta di
angolo verde naturale, nel quale come negli anni scorsi, potrebbe
essere in corso la nidificazione di
alcune specie di uccelli.
La zona ad est confina con il quartiere Bennati e l’omonima
via che è una strada a senso unico, mentre
ad ovest con la ex scuola media ora Casa delle Associazioni
e Palestra e a sud con condomini,
e quindi ragionevolmente si ipotizza che sia popolata dalle specie
di volatili presenti in zona che in
questo periodo vi potrebbero nidificare.
Ci è stato segnalato inoltre, dagli stessi abitanti della
zona, che nella rete di recinzione è stato affisso il
NULLAOSTA all’abbattimento degli alberi dal settore Lavori
Pubblici del Comune di Spinea con la
unica condizione prescrittiva che non ci siano nidi in quota
e nella parte bassa arbustiva, citando la
legge 157/1992 e la Direttiva Europea 147/CE del 2009.
Si avvince pertanto che la certezza della verifica che non
ci sia in corso nidificazione è lasciata quindi
in capo alla discrezionalità della ditta committente.
Questo ci preoccupa molto e ci fa ipotizzare quindi che tali
verifiche non vengano fatte con lo
scrupolo necessario e che con l’abbattimento delle
alberature possa quindi avvenire la distruzione di
eventuali nidi, delle uova e dei nuovi nati di avifauna
selvatica nonché dei riproduttori, tutelati dalla
legge 11 febbraio 1992, n.157 “Norme per la protezione della
fauna selvatica omeoterma e per
prelievo venatorio all’articolo 21
punto O, oltre che dalla Direttiva dell’Unione Europea 2009/147/CE
che ha recepito la precedente (79/409/CEE) concernente la
conservazione degli uccelli selvatici.
Tale norma trova effetto nell’applicazione di un periodo di
salvaguardia dal taglio e/o capitozzatura di
alberi che va dal 15 marzo al 15 settembre, o comunque nel
ragionevole periodo nel quale è in corso
la nidificazione, che dovrebbe essere obbligatoriamente
rispettata, per consentire entro tale periodo
la completa sicurezza dei nidi e il raggiungimento
dell’autonomia dei giovani volatili.
Si chiede di accertare e qualora appurato, di non permettere
che l’azione di abbattimento possa
essere portata ad ulteriori conseguenze, di disporre
l’urgente blocco dei lavori della zona interessata
almeno fino al 15 settembre o ad un periodo idoneo onde per permettere
alla popolazione volatile di
abbandonare in sicurezza il proprio habitat ed evitare il
pericolo esistente di distruzione delle uova e
uccisione degli uccellini e per il disturbo dovuto ai lavori
dell’abbandono dei piccoli.
Si chiede inoltre a nome e per conto del Comitato difesa
ambiente e territorio di Spinea e delle altre
Associazioni in calce a questa lettera, di essere portati a
conoscenza del riscontro di questa
segnalazione e/o degli effetti scaturiti in conseguenza della
presente e/o della sua eventuale
archiviazione.
Nel ringraziare si porgono distinti saluti.
Spinea, 05/06/2024
Presidente ODV Comitato difesa ambiente territorio Spinea
3 commenti:
Che pena quello che è diventata Spinea. Cemento dappertutto.
È veramente triste che per un guadagno immediato non si valutino le conseguenze future per tutti noi residenti nel territorio...
E dopo ci impallano la testa con l'idea che costruiscono le case green..alla faccia del green. Solo scuse per costruire ovunque senza nessuna remora. Peccato. La mia ex scuola. Ormai valorizzare la nostra Spinea vuol dire cemento e niente altro.
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