IL BOSCO DEL PARAURO
E L’OASI LYCAENA FINALMENTE RIAPRONO
Dopo una chiusura di alcuni anni, nel maggio scorso, sono state riaperti il Bosco Parauro di Mirano e l’Oasi Lycaena di Salzano, due splendide aree di rilevante
interesse naturalistico e paesaggistico.
A rendere possibile questo piccolo grande miracolo è NAPEA, il raggruppamento di cinque associazioni di volontariato che comprende Legambiente Riviera del Brenta
(capogruppo), Laguna Photografica, Legambiente del Miranese, VAS Venezia, WWF Venezia e
territorio.
Queste le associazioni che hanno avuto in assegnazione la gestione delle due oasi tramite un bando
della ex Provincia (ora Città Metropolitana).
Il Parauro è un bosco planiziale tipico della pianura
veneta, che si estende su una superficie di circa 15 ettari, non distante dal nuovo ospedale di Mirano,
lungo la via Parauro che collega Mirano a Salzano. Nel bosco, che è visitabile seguendo un agevole
sentiero ad anello, è presente una fauna molto varia comprendente specie selvatiche tipiche
della pianura; è anche un’importante zona di rifugio per uccelli migratori. Il sito, di proprietà
della Città Metropolitana, comprende anche l’Azienda dell’Istituto Agrario Lorenz. Una pista ciclabile
lo rende facilmente raggiungibile in pochi minuti dal centro del paese.
L’ Oasi Lycaena di Salzano è una zona SIC (Sito di
Importanza Comunitaria) e ZPS (Zona di Protezione Speciale), area umida tra le più vaste del Veneto
(circa 60 ettari) derivante da una ex cava di argilla, dove, a partire dal 2006, il Consorzio di
Bonifica Acque Risorgive ha avviato un progetto di fitodepurazione del fiume Marzenego realizzando
numerosi specchi acquei di diversa profondità che hanno reso questo biotopo una delle zone
umide più interessanti dell'entroterra veneziano. L’Oasi è caratterizzata da numerose specie
arboree e oggi rappresenta un importante sito di nidificazione per numerose specie di uccelli. È
visitabile seguendo un facile sentiero, dal quale è possibile osservare gli animali che popolano gli
stagni senza disturbarli.
NAPEA ha presentato un progetto della durata di tre anni,
che prevede la possibilità di visitare liberamente e gratuitamente le due oasi ogni prima e terza
domenica da marzo a ottobre e la prima domenica da novembre a dicembre. Aperture straordinarie sono
previste in occasione di manifestazioni pubbliche. Il progetto prevede anche visite
guidate, laboratori, corsi, che renderanno fruibili alla cittadinanza e alle scuole questi
due bellissimi luoghi nel rispetto della loro delicata specificità. Già da giugno saranno attivati
laboratori didattici estivi per bambini.
ALLA SCOPERTA DELL' OASI LYCAENA
L'Oasi si trova in Via Leonardo da Vinci 59 Località Villetta – Salzano
Quella che è oggi l’Oasi Lycaena a metà degli anni ’50 del
secolo scorso era una cava da cui si estraeva argilla per la produzione di
mattoni. Negli ultimi vent’anni, non subendo ulteriori interventi da parte
dell’uomo, ha potuto evolvere recuperando molte caratteristiche di naturalità e
acquisendo una forte valenza ecologica, tanto da essere riconosciuta quale Zona
a Protezione Speciale e Sito di Interesse Comunitario.
Della superficie totale di 60 ettari due terzi sono occupati
dalle zone a bosco mentre nella parte centrale, circa 20 ettari, costituita da
stagni di diversa profondità, il Consorzio di Bonifica ha realizzato una vasta
area di fitodepurazione delle acque del fiume Marzenego, lungo l’argine del
quale si sviluppa parte del percorso attrezzato.
Numerose le specie animali
presenti e osservabili dai visitatori: nelle aree boschive il picchio, la
poiana, la gazza, le cince, il fringuello; nelle zone umide il germano reale,
la folaga, la gallinella d’acqua, la garzetta, l’airone cinerino e il raro
airone bianco maggiore.
Tra gli insetti segnaliamo la farfalla Lycaena, specie
rara a livello europeo e simbolo dell’Oasi stessa.
Ambito naturalistico di proprietà della Città Metropolitana
e del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive (in gestione all’Associazione NAPEA
2017-2020).
BREVE GUIDA AD ALCUNE DELLE SPECIE PRESENTI NELL’OASI
LYCAENA
AGLIO ANGOLOSO (Allium angolosus), Pianta erbacea perenne
bulblifera, alta dai 20 ai 50 centimetri.
Come tutte le piante del genere Allium, emana un forte odore caratteristico.
LICENE DELLE PALUDI (Lycaena dispar) La Licena delle paludi appartiene
all’ordine dei Lepidottera ed alla famiglia dei Lycaenidae un gruppo di farfalle
di dimensioni mediamente ridotte, con colori estremamente vivaci e presenti in
tutti i continenti.
TARTARUGA PALUSTRE EUROPEA (Emys orbicularis) - La
testuggine palustre europea è una testuggine della famiglia delle Emydidae. Sono
animali piuttosto timidi tanto da rifugiarsi in acqua al primo segnale di
disturbo.
Sono tartarughe stanziali ed abitudinarie, legate
all’ambiente acquatico nel quale trascorrono gran parte del loro ciclo vitale.
RAGANELLA ITALIANA (Hyla intermedia) - L’Hyla intermedia vive
su alberi, zone cespugliose o canneti in zone abbastanza umide. Preferisce aree
pianeggianti e collinari. Nel periodo primaverile-estivo gli adulti si recano nelle
raccolte d’acqua dove si riproducono.
ONTANO NERO (Alnus glutinosa) - L’ontano nero è un albero alto intorno ai 10 metri, con corteccia fessurata longitudinalmente, di colore verde-bruno. Il legno e le radici hanno una caratteristica colorazione variabile dal giallo-aranciato al rosso-aranciato
VISITARE L’OASI, una visita alla scoperta delle specie vegetali e animali che abitavano in origine i boschi delle pianura veneta.
ONTANO NERO (Alnus glutinosa) - L’ontano nero è un albero alto intorno ai 10 metri, con corteccia fessurata longitudinalmente, di colore verde-bruno. Il legno e le radici hanno una caratteristica colorazione variabile dal giallo-aranciato al rosso-aranciato
VISITARE L’OASI, una visita alla scoperta delle specie vegetali e animali che abitavano in origine i boschi delle pianura veneta.
APERTURE E ORARI
- da Marzo a Ottobre - apertura la prima e la terza domenica del
mese e le altre festività;
- da Novembre a Febbraio - apertura la prima domenica del mese.
Orario di apertura:
- dalle 9 ad un’ora prima del tramonto.
Aperture straordinarie su richiesta.
Si effettuano visite guidate, laboratori didattici e altre
attività su richiesta.
PER INFORMAZIONI
Associazioni per il Presidio e l’Educazione
Ambientale OASI LYCAENA
Via Leonardo da Vinci 59 Località Villetta - Salzano
Oasi Lycaena
www.napea.ve.it
OASI LYCAENA
Via Leonardo da Vinci 59
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Bosco del Parauro
Una
visita alla scoperta delle specie vegetali e animali che abitavano in origine i
boschi delle pianura veneta.
Via del Parauro, Mirano – Venezia
APERTURE E ORARI
Da Marzo a Ottobre apertura la prima e la terza domenica del mese e le altre festività;
da Novembre a Febbraio apertura la prima domenica del mese.
Orario di apertura:
dalle 9 ad un’ora prima del tramonto
Aperture straordinarie su richiesta.
Si effettuano visite guidate, laboratori
didattici e altre attività su richiesta.
Da Marzo a Ottobre apertura la prima e la terza domenica del mese e le altre festività;
da Novembre a Febbraio apertura la prima domenica del mese.
Orario di apertura:
dalle 9 ad un’ora prima del tramonto
Aperture straordinarie su richiesta.
Si effettuano visite guidate, laboratori
didattici e altre attività su richiesta.
PER INFORMAZIONI
https://www.facebook.com/napeaoasi/
NAPEA
Associazioni per il Presidio
e l’Educazione Ambientale
BOSCO DEL PARAURO
Via Parauro 84, Mirano
(il bosco del Parauro è attiguo all’Azienda agraria dell’Istituto “8 marzo - K. Lorenz di Mirano”)
Bosco del Parauro
Il Bosco del Parauro, situato alla periferia
dell’abitato di Mirano, è un bosco di pianura ed è il risultato di un buon
intervento di valorizzazione di ex terreni agricoli.
Il bosco, è situato nell’area nord-ovest della
provincia di Venezia, in comune di Mirano. Il territorio è quello tipico della
centuriazione romana: appezzamenti regolari baulati divisi dalle siepi e dalla
rete idrica di allontanamento delle acque, da strade rettilinee che si
intersecano con regolarità ad angolo retto. Il Bosco del Parauro, che prende
nome dal vicino corso d’acqua, si colloca in questo contesto paesaggistico. La
storia del “Parauro” come proprietà pubblica inizia nel 1967 anno in cui il
fondo venne acquistato dalla Provincia di Venezia. Il fondo venne coltivato
prima da privati, poi direttamente dalla Provincia, finché nel 1990
l’amministrazione provinciale decise di individuare per questi venti ettari un
utilizzo diverso dalla tradizionale agricoltura:
· un bosco naturalistico di circa 15 ettari con
preminente impronta naturalistica e funzione didattica;
· una zona tenuta a campi sperimentali per l’arboricoltura
da legno, di circa 5 ettari;
· un vivaio di circa 2 ettari dove si coltivano
essenzialmente specie autoctone con il preciso intento di diffonderne la
coltura in alternativa alle conifere e alle specie esotiche e che fornisce
piante tipiche della pianura che le amministrazioni locali possono utilizzare
per interventi di verde pubblico.
Quest’ultimi a causa del mancato utilizzo e gestione
oggi sono stati inglobati nell’impianto boschivo.
Nell’area a bosco naturalistico la scelta delle
specie, sia arboree che arbustive, è avvenuta basandosi sui dati provenienti
dai rilievi floristici effettuati nei boschi relitti e analizzandone
attentamente la composizione e la dominanza. Nel bosco sono state piantumate
oltre 40.000 piante giovani di specie autoctone cercando di dar vita ad un
ambiente naturalistico che seppur costruito artificialmente richiamasse
concettualmente i boschi che originariamente occupavano la pianura veneta.
Questa scelta nasce dalla volontà di distaccarsi dal
tradizionale concetto di parco pubblico e perciò gli impianti sono stati
realizzati creando file ad andamento ondulato allo scopo di evitare
l’"effetto pioppeto" e favorire lo sviluppo "naturale" del
bosco, inteso come disordine e casualità nella crescita delle piante.
presente anche con percorsi didattici in forma di
laboratori in modo tale che i ragazzi stessi diventino promotori di una cultura
di valorizzazione e conservazione degli ambienti naturali.
Il bosco si trova in via Parauro sulla Sp35
Mirano-Salzano. Per chi proviene da Mirano: passato l’ingresso nuovo
dell’ospedale, dopo la rotonda proseguire in direzione Salzano; dopo 200 metri
sulla destra si arriva a destinazione.
Si tratta di semplice escursione nel bosco planiziale
che si trova in comune di Mirano (in via Parauro), esempio concreto
dell’antica foresta che un tempo ricopriva tutta la pianura padana. Sarà possibile
osservare tutte le principale specie arboree tipiche del territorio e,
con un po’ di fortuna, anche qualche esempio della fauna locale.
Flora e fauna del Parauro
PICCHIO ROSSO (Dendrocops Major) Specie molto adattabile, è presente nei boschi
sia di conifere sia di latifoglie, nelle campagne alberate e perfino nei parchi cittadini; può nidificare dal fondovalle sino al limite superiore delle foreste e scava i nidi su un’ampia gamma di essenze:
particolarmente frequente è l’utilizzazione di grandi castagni da frutto, larici ai margini
dei pascoli, pioppi e ciliegi. In Italia è una specie protetta.
ROSA CANINA (Rosa canina) La rosa canina è la specie
di rosa spontanea più comune in Italia, molto frequente nelle siepi e ai margini dei boschi.
È l’antenata delle rose coltivate
FARNIA (Quercus robur) Grande albero, può raggiungere 50 metri di altezza. La foglia è caduca, glabra, lobata, con picciolo brevissimo. I rametti dell’anno sono lisci e lucidi.
La ghianda è sostenuta da un lungo peduncolo, il più evidente carattere distintivo rispetto alle altre querce.
RANA DI LATASTE (Rana latastei) È una specie di piccole dimensioni. Il colore di
fondo della livrea è bruno rossiccio con due evidenti strisce scure che partono sottili dalla narice, arrivano all’occhio, proseguono e coprono il timpano.
FUSAGGINE (Euonymus europaeus) Alta dai 3 agli 8 metri, durante la primavera forma
dei piccoli fiori bianchi ermafroditi che, in autunno, danno origine ai caratteristici frutti rossi. È una pianta velenosa.
La ghianda è sostenuta da un lungo peduncolo, il più evidente carattere distintivo rispetto alle altre querce.
RANA DI LATASTE (Rana latastei) È una specie di piccole dimensioni. Il colore di
fondo della livrea è bruno rossiccio con due evidenti strisce scure che partono sottili dalla narice, arrivano all’occhio, proseguono e coprono il timpano.
FUSAGGINE (Euonymus europaeus) Alta dai 3 agli 8 metri, durante la primavera forma
dei piccoli fiori bianchi ermafroditi che, in autunno, danno origine ai caratteristici frutti rossi. È una pianta velenosa.
Nel bosco è presente numerosa fauna rappresentante di specie autoctone
di pianura e animali allo stato semi selvatico.
Ancor più interessanti sono le valenze floristiche, con la possibilità
di seguire le varie fasi della lavorazione e dello sviluppo. oltre specie arbustive quali:
biancospino;
corniolongola;
fusaggine;
lantana;
ligustrello;
nocciolo;
olivello spinoso;
pallon di maggio;
prugnolo;
rosa canina;
spincervino;
Bosco del Parauro è un bosco di pianura di circa 15 ettari,
inserito nel contesto paesaggistico tipico della centuriazione romana,
derivante dalla trasformazione di una precedente area agricola di proprietà
della Provincia di Venezia ora Città metropolitana, avvenuta tramite la
piantumazione di oltre 40.000 piante giovani di specie autoctone cercando di
dar vita ad un ambiente naturalistico che seppur costruito artificialmente
richiamasse concettualmente i boschi che originariamente
occupavano la pianura veneta. L’albero più rappresentativo del bosco è la
farnia.
Nel bosco è presente fauna molto varia comprendente specie
selvatiche tipiche della pianura ed è anche un’importante zona di rifugio per
le specie migratorie minori (tordi, cesene, fringillidi).
All’interno del bosco si sviluppa un sentiero attrezzato
facilmente percorribile di circa 1300 metri.
Ambito forestale di proprietà della Città Metropolitana (in
gestione all’Associazione NAPEA 2017-2020).
https://www.facebook.com/napeaoasi/
www.napea.ve.it
Associazioni per il Presidio
e l’Educazione Ambientale
V.F.R.
V.F.R.
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