lunedì 9 novembre 2015

POLVERI SOTTILI A SPINEA SFORATI I LIMITI DI LEGGE

In questi giorni abbiamo assistito a giorni di bel tempo soleggiato, la cosidetta "estate di San Martino". Con il bel tempo però, proprio in questi giorni a Spinea stiamo sforando i limiti delle polveri sottili           ( Pm10).

C'è da rilevare infatti che dal 26 ottobre ad oggi 9 novembre (15 giorni) abbiamo avuto 10 giorni di picchi di valori delle polveri sottili oltre i limiti di legge. 

A tutt'oggi la centralina di Spinea segnala 45 sforamenti dall'inizio dell'anno. - la legge prevede che siano rischiosi per la salute i concentramenti superiori a 50 μg/m³ e quindi per garantire la tutela della salute dei cittadini, questi superamenti massimi giornalieri non possono essere superiori a 35 in un anno solare.

Quello che si sta verificando in questi giorni nella nostra città, dove dal 26 ottobre per una settimana su due settimane, le polveri sottili concentrate nell'aria superano abbondantemente i limiti di legge,è che nessuno ne sta parlando. 

Nella colonna a sinistra del nostro sito www.comitatoambientespinea.blogspot.it  potete vedere i dati Arpav della centralina di Spinea (finanziata dal Comune.ndr).


Senza fare inutili allarmismi ma con l'unico scopo di portare all'attenzione di tutti il problema ribadiamo alcuni concetti che sono basilari per comprendere e diventare parte attiva di un cambiamento di abitudini e una consapevole cittadinanza. 

Cosa fare in caso di PM10 oltre i limiti   (fonte wikipedia)

Si consiglia: 

  • Per non contribuire alle emissioni spostarsi in città a piedi e in bicicletta scegliere i percorsi a minor traffico;
  •  Utilizzare il meno possibile il motorino e l'automobile, oltre ad aumentare l'inquinamento non è dimostrato che all'interno della macchina si sia protetti dalle polveri;
  •  Evitare di rimanere a lungo all'aperto nelle giornate inquinate (per informazioni controllare i bollettini meteo PM10 delle ARPAV);
  • Ricambiare l'aria nelle stanze solo nelle prime ore della giornata, in quanto la concentrazione del PM10 è più bassa;
  • Controllare che il termostato non superi i 20 gradi e non azionare il riscaldamento quando non serve;
  • Chiudere con un sigillante gli spifferi: dei cassonetti delle finestre, spazi muro-corsie tapparelle e spazi muro-telaio finestra;
  •  Evitare esercizi e sforzi fisici nelle zone urbane, dove maggiore è la concentrazione dei PM10;
  •  In commercio non esistono al momento filtri per l'abitacolo per automobili efficaci contro le polveri sottili;
  • Le normali mascherine non proteggono dalle polveri sottili;
  •  Quando le concentrazioni di PM10 sono elevate, utilizzare maschere del tipo Filtro Facciale Protezione 3 (FFP3 questa sigla è stampigliata sulla mascherina), che proteggono da polveri tossiche, sono dotate di valvola che favorisce l'espirazione e aderiscono con facilità alla forma del viso, prezzo nel 2012 circa 5.00-12.00 euro l'una.

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Cos’è il PM10
La sigla PM10 (Materia Particolata, cioè in piccole particelle) identifica quel materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico  ovvero una delle numerose frazioni in cui viene classificato il particolato, (corrispondente al diametro di un'ipotetica sferetta di densità uguale a 1 g/cm3 ugualmente veicolata dall'aria) è uguale o inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro.
Come è costituito il PM10
È costituito da polvere, fumo, microgocce di sostanze liquide denominato in gergo tecnico aerosol: esso, infatti, è un insieme di particolati, ovvero particelle solide e liquide disperse nell'aria con dimensioni relativamente piccole. Queste particelle presenti nell'atmosfera sono indicate con molti nomi comuni: polvere e fuliggine per quelle solide, caligine e nebbia per quelle liquide.
Le principali fonti del PM10
Le PM10 comunemente chiamate “polveri sottili” sono emesse da:
·         Sorgenti legate all'attività dell'uomo: processi di combustione (tra cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle centrali termoelettriche), usura di pneumatici, freni ed asfalto
·         Sorgenti naturali: l'erosione del suolo, gli incendi boschivi, le eruzioni vulcaniche, la dispersione di pollini, il sale marino
·          una parte rilevante del PM10 presente in atmosfera deriva dalla trasformazione in particelle liquide o solide di alcuni gas (composti dell'azoto e dello zolfo) emessi da attività umane. Il particolato che si forma in atmosfera prende il nome di particolato secondario, mentre quello che viene direttamente emesso in forma solida e/o liquida si definisce primario. Nelle aree urbane il traffico veicolare è una fonte importante di PM10. Secondo l'annuario ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) oltre il 38% delle stazioni di rilevamento registra superamenti dei limiti di qualità dell'aria per le PM10.[1] Uno studio stima il contributo a circa il 29%.[2]

Impatto sulla salute

La nocività delle polveri sottili dipende dalle loro dimensioni e dalla loro capacità di raggiungere le diverse parti dell'apparato respiratorio:
·         oltre i 7 µm: cavità orale e nasale
·         fino a 7 µm: laringe
·         fino a 4,7 µm: trachea e bronchi primari
·         fino a 3,3 µm: bronchi secondari
·         fino a 2,1 µm: bronchi terminali
·         fino a 1,1 µm: alveoli polmonari
Infatti le particelle di maggiori dimensioni non rappresentano un grave problema per la salute per due motivi: il primo è che data la velocità con cui sedimentano il tempo di esposizione è assai ridotto, e il secondo è che le particelle più grosse vengono efficacemente filtrate dal naso mentre quelle più piccole (come nel caso del PM1) possono persino raggiungere gli alveoli polmonari. Dipende inoltre dalla loro natura chimica. In genere, le patologie legate all'inquinamento da polveri sottili sono riconosciute essere l'asma, le affezioni cardio-polmonari e la diminuzione delle funzionalità polmonari. La mortalità indotta dalle polveri sottili è oggetto di dibattito.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità, basandosi su dati raccolti nel 2008, ha stimato che le polveri sottili siano responsabili di circa 2 milioni di decessi nel mondo all'anno. Le polveri sottili causano 22000-52000 morti all'anno negli USA (dati del 2000)[4] contribuendo a circa 370000 morti premature in Europa durante l'anno 2005.
Uno studio del 2013, svolto su 300.000 persone e pubblicato su Lancet Oncology, mostra che per ogni incremento di 5 μg/m³ di PM 2,5 nell'aria, il rischio relativo di ammalarsi di tumore al polmone aumenta del 18%, mentre cresce del 22% a ogni aumento di 10 μg/m³ di PM 10.
Nell'ottobre 2013 l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha inserito l'inquinamento ambientale e le polveri sottili nel gruppo 1, cioè fra i cancerogeni per l'uomo.
Secondo le linee guida dell'OMS del 2005 sulla qualità dell'aria, riducendo i PM 10 da 70 a 20 μg/m³, si potrebbe ridurre la mortalità nelle città inquinate del 15% all'anno.

Nell'aprile
2008 l'Unione Europea ha adottato definitivamente una nuova direttiva (2008/50/EC) che detta limiti di qualità dell'aria con riferimento anche alle PM 2,5. Tale direttiva è stata recepita dalla legislazione italiana con il D. Lgs 155/2010, che abroga numerosi precedenti decreti tra cui il DM 60 del 2 aprile 2002 recante recepimento della direttiva 1999/30/CE del 22 aprile 1999 del Consiglio concernente i valori limite di qualità dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell'aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio.Tabella dei decessi per tumori maligni in alcune città italiane tutte le cause di morte della laringe, della trachea, dei bronchi e dei polmoni nel triennio 2006, 2007 e 2008 (dati ISPRA e OMS) elaborati da Nomisma; i dati sono stati ampiamente anche se parzialmente pubblicati da Ansa e dalla stampa nazionale e locale, discussi anche alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica italiana.
I limiti per la concentrazione delle PM10 nell'aria sono così stabiliti:
Valore massimo per la media annuale
40 µg/m³
Valore massimo giornaliero (24-ore)

Numero massimo di superamenti consentiti in un anno.
50 µg/m³

35
La concentrazione media annuale dei PM10 in Italia risulta spesso violata dalle grandi città, ad esempio nel triennio 2006, 2007 e 2008 (dati ISPRA Rete del Sistema Informativo Nazionale Ambientale). Roma 40,4 µg/m³ - Milano 49,2 µg/m³ - Torino 56,5 µg/m³ - Bologna 41,3 µg/m³ - Verona 47 µg/m³ - Padova 46,7 µg/m³
La Commissione europea nel Reference: IP/10/1586 Event Date: 24/11/2010 sollecita Cipro, Italia, Portogallo e Spagna a rispettare i valori limite di qualità dell'aria dell'UE per un inquinante atmosferico, il particolato fine o PM10. Perché tali Stati non hanno affrontato efficacemente le emissioni eccessive di PM10. Su raccomandazione del commissario per l'ambiente Janez Potočnik, la Commissione ricorre contro tali stati alla Corte di giustizia. 
Il rilevamento inquinanti è disciplinato dal documento: APAT Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici, Linee guida per la predisposizione delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria in Italia.

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