In questi giorni abbiamo assistito a giorni di bel tempo soleggiato, la cosidetta "estate di San Martino". Con il bel tempo però, proprio in questi giorni a Spinea stiamo sforando i limiti delle polveri sottili ( Pm10).
C'è da rilevare infatti che dal 26 ottobre ad oggi 9 novembre (15 giorni) abbiamo avuto 10 giorni di picchi di valori delle polveri sottili oltre i limiti di legge.
A tutt'oggi la centralina di Spinea segnala 45 sforamenti dall'inizio dell'anno. - la legge prevede che siano rischiosi per la salute i concentramenti superiori a 50 μg/m³ e quindi per garantire la tutela della salute dei cittadini, questi superamenti massimi giornalieri non possono essere superiori a 35 in un anno solare.
Quello che si sta verificando in questi giorni nella nostra città, dove dal 26 ottobre per una settimana su due settimane, le polveri sottili concentrate nell'aria superano abbondantemente i limiti di legge,è che nessuno ne sta parlando.
Nella colonna a sinistra del nostro sito www.comitatoambientespinea.blogspot.it potete vedere i dati Arpav della centralina di Spinea (finanziata dal Comune.ndr).
Senza fare inutili allarmismi ma con l'unico scopo di portare all'attenzione di tutti il problema ribadiamo alcuni concetti che sono basilari per comprendere e diventare parte attiva di un cambiamento di abitudini e una consapevole cittadinanza.
Cosa fare in caso di PM10 oltre i limiti (fonte wikipedia)
Si consiglia:
- Per non contribuire alle emissioni spostarsi in città a piedi e in bicicletta scegliere i percorsi a minor traffico;
- Utilizzare il meno possibile il motorino e l'automobile, oltre ad aumentare l'inquinamento non è dimostrato che all'interno della macchina si sia protetti dalle polveri;
- Evitare di rimanere a lungo all'aperto nelle giornate inquinate (per informazioni controllare i bollettini meteo PM10 delle ARPAV);
- Ricambiare l'aria nelle stanze solo nelle prime ore della giornata, in quanto la concentrazione del PM10 è più bassa;
- Controllare che il termostato non superi i 20 gradi e non azionare il riscaldamento quando non serve;
- Chiudere con un sigillante gli spifferi: dei cassonetti delle finestre, spazi muro-corsie tapparelle e spazi muro-telaio finestra;
- Evitare esercizi e sforzi fisici nelle zone urbane, dove maggiore è la concentrazione dei PM10;
- In commercio non esistono al momento filtri per l'abitacolo per automobili efficaci contro le polveri sottili;
- Le normali mascherine non proteggono dalle polveri sottili;
- Quando le concentrazioni di PM10 sono elevate, utilizzare maschere del tipo Filtro Facciale Protezione 3 (FFP3 questa sigla è stampigliata sulla mascherina), che proteggono da polveri tossiche, sono dotate di valvola che favorisce l'espirazione e aderiscono con facilità alla forma del viso, prezzo nel 2012 circa 5.00-12.00 euro l'una.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Cos’è
il PM10
La sigla PM10 (Materia Particolata, cioè in piccole
particelle) identifica quel materiale presente nell'atmosfera in
forma di particelle microscopiche, il cui diametro
aerodinamico ovvero una
delle numerose frazioni in cui viene classificato il particolato, (corrispondente al diametro di
un'ipotetica sferetta di densità uguale a 1 g/cm3 ugualmente veicolata
dall'aria) è uguale o inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro.
Come è
costituito il PM10
È costituito da polvere, fumo,
microgocce di sostanze liquide denominato in gergo tecnico aerosol: esso, infatti, è un
insieme di particolati, ovvero particelle solide e liquide disperse nell'aria
con dimensioni relativamente piccole. Queste particelle presenti nell'atmosfera
sono indicate con molti nomi comuni: polvere e fuliggine per quelle solide, caligine e nebbia per quelle liquide.
Le principali
fonti del PM10
Le PM10 comunemente chiamate
“polveri sottili” sono emesse da:
·
Sorgenti
legate all'attività dell'uomo: processi di combustione (tra
cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento,
in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle centrali
termoelettriche), usura di pneumatici, freni ed asfalto
·
Sorgenti
naturali: l'erosione del suolo, gli incendi boschivi,
le eruzioni vulcaniche, la dispersione di pollini, il sale marino
·
una parte rilevante
del PM10 presente
in atmosfera deriva dalla trasformazione in particelle liquide o solide di
alcuni gas (composti dell'azoto e
dello zolfo)
emessi da attività umane. Il particolato che si forma in atmosfera prende il
nome di particolato secondario, mentre quello che viene direttamente emesso in
forma solida e/o liquida si definisce primario. Nelle aree urbane il traffico
veicolare è una fonte importante di PM10. Secondo l'annuario ISPRA
(Istituto Superiore per la
Protezione e la Ricerca Ambientale ) oltre il 38% delle stazioni
di rilevamento registra superamenti dei limiti di qualità dell'aria per le PM10.[1] Uno
studio stima il contributo a circa il 29%.[2]
Impatto
sulla salute
La nocività delle polveri
sottili dipende dalle loro dimensioni e dalla loro capacità di raggiungere le
diverse parti dell'apparato respiratorio:
·
oltre i 7 µm: cavità orale e nasale
·
fino a 7 µm: laringe
·
fino a 4,7 µm: trachea e bronchi primari
·
fino a 3,3 µm: bronchi secondari
·
fino a 2,1 µm: bronchi terminali
·
fino a 1,1 µm: alveoli polmonari
Infatti le particelle di
maggiori dimensioni non rappresentano un grave problema per la salute per due
motivi: il primo è che data la velocità con cui sedimentano il tempo di
esposizione è assai ridotto, e il secondo è che le particelle più grosse
vengono efficacemente filtrate dal naso mentre quelle più piccole (come nel caso
del PM1) possono persino raggiungere gli alveoli polmonari. Dipende
inoltre dalla loro natura chimica. In genere, le patologie legate all'inquinamento da
polveri sottili sono riconosciute essere l'asma,
le affezioni cardio-polmonari e la diminuzione delle funzionalità polmonari. La
mortalità indotta dalle polveri sottili è oggetto di dibattito.
L'Organizzazione
Mondiale della Sanità, basandosi su dati raccolti nel 2008, ha stimato che le
polveri sottili siano responsabili di circa 2 milioni di decessi nel mondo
all'anno. Le polveri sottili causano 22000-52000 morti all'anno negli USA (dati
del 2000)[4] contribuendo
a circa 370000 morti premature in Europa durante
l'anno 2005.
Uno studio del 2013, svolto su
300.000 persone e pubblicato su Lancet
Oncology, mostra che per ogni incremento di 5 μg/m³ di PM 2,5 nell'aria, il
rischio relativo di ammalarsi di tumore al polmone aumenta del 18%, mentre cresce
del 22% a ogni aumento di 10 μg/m³ di PM 10.
Nell'ottobre 2013 l 'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha inserito l'inquinamento
ambientale e le polveri sottili nel gruppo 1, cioè fra i cancerogeni per
l'uomo.
Secondo le linee guida dell'OMS
del 2005 sulla qualità dell'aria, riducendo i PM 10 da 70 a 20 μg/m³, si potrebbe
ridurre la mortalità nelle città inquinate del 15% all'anno.
Nell'aprile
I limiti per la concentrazione
delle PM10 nell'aria
sono così stabiliti:
Valore massimo per la media
annuale
|
40 µg/m³
|
Valore massimo giornaliero
(24-ore)
Numero massimo di superamenti consentiti in un anno.
|
50 µg/m³
35
|
La concentrazione media annuale
dei PM10 in Italia risulta spesso violata dalle grandi città, ad esempio nel
triennio 2006, 2007 e 2008 (dati ISPRA Rete del Sistema Informativo Nazionale
Ambientale). Roma 40,4 µg/m³ - Milano 49,2 µg/m³ - Torino
56,5 µg/m³ - Bologna 41,3 µg/m³ - Verona 47 µg/m³ - Padova
46,7 µg/m³
Il rilevamento inquinanti è
disciplinato dal documento: APAT Agenzia
per la Protezione
dell’Ambiente e per i servizi Tecnici, Linee guida per la predisposizione delle
reti di monitoraggio della qualità dell’aria in Italia.
Nessun commento:
Posta un commento