PikadonBus
una fermata per la Pace
4, 5, 6, 9.08.2018 | V edizione
A 73
anni dallo sgancio della bomba atomica un autobus allestito a mostra
perché la Pace torni a marciare nel nostro quotidiano.
ti.perlapace@gmail.com
Con il Tavolo Intercomunale per la Pace di
Mira, Mirano, Noale e Spinea ci impegniamo come da cinque anni a
questa parte per ricordare ad Agosto ciò che nel 1945 fu e che non vogliamo si
ripeta.
Quest’anno, in collaborazione con STORICBUS e l’associazione “La Filovia”, un autobus urbano di interesse storico e collezionistico iscritto all’ASI (modello Menarini Monocar 201/1 NU del 1983) viaggerà, allestito a mostra, per i Comuni di Venezia, Spinea, Mira, Salzano, Noale, Mirano, al fine di raggiungere con modalità nuove quante più persone possibili e sensibilizzare sul disarmo atomico.
In collaborazione con le amministrazioni
comunali (Mira, Mirano, Spinea, Noale, Dolo) e le associazioni aderenti al
Tavolo Intercomunale per la Pace, Cooperativa Solidalia, Cinema Bersaglieri, le
parrocchie, l'Associazione Buddista Soka Gakkai.
Con il sostegno: Acli Provinciali Venezia, SPI CGIL Mira e Spinea, ANPI, Falegnameria Frasson
Un Mondo libero da armi
nucleari
Mancano solo 150 secondi alla fine del
Mondo: i cambiamenti climatici uniti alle minacce di guerre nucleari hanno fatto
avanzare la lancetta metaforica del Doomsday Clock di trenta secondi alla
Federation of Atomic Scientists: “l’orologio del giudizio universale”
che dal 1947 si occupa di dire con le sue lancette l’intervallo di tempo che ci
separa dalla mezzanotte simbolica della fine del mondo; solo nel 1953, per la
decisione di sviluppare armi termonucleari, l'orologio era così avanzato.
Non siamo dei catastrofisti, non siamo neppure delle nuove Cassandre, ma è l'amara realtà che vorremmo non vedere: oggi più che mai è fondamentale ricordare la dimensione storica e l'immaginario ad essa collegato della bomba atomica che 73 anni fa colpì Hiroshima e Nagasaki, il significato della sofferenza, la potenza del dolore, il trauma di quei bombardamenti e di quello che potrebbe provocare se utilizzata: la distruzione del genere umano per la vergognosa idea di pretendere il potere di sprecare la propria energia per annientare l'altro.
Non possiamo essere meri spettatori di contrasti e conflitti che vediamo quotidianamente, abbiamo bisogno della voce di tutti per rialzare al vento le bandiere arcobaleno, perché la Pace torni a marciare nel nostro quotidiano nella speranza e nella convinzione di voler essere e restare umani.
Non siamo dei catastrofisti, non siamo neppure delle nuove Cassandre, ma è l'amara realtà che vorremmo non vedere: oggi più che mai è fondamentale ricordare la dimensione storica e l'immaginario ad essa collegato della bomba atomica che 73 anni fa colpì Hiroshima e Nagasaki, il significato della sofferenza, la potenza del dolore, il trauma di quei bombardamenti e di quello che potrebbe provocare se utilizzata: la distruzione del genere umano per la vergognosa idea di pretendere il potere di sprecare la propria energia per annientare l'altro.
Non possiamo essere meri spettatori di contrasti e conflitti che vediamo quotidianamente, abbiamo bisogno della voce di tutti per rialzare al vento le bandiere arcobaleno, perché la Pace torni a marciare nel nostro quotidiano nella speranza e nella convinzione di voler essere e restare umani.
Ma a chi servono e a che cosa
servono le bombe atomiche?
Certamente non servono a Madre
Terra, già devastata da tutte le radiazioni sprigionate non solo a Hiroshima e
Nagasaki, ma anche con tutte le sperimentazioni fatte con bombe nucleari
potentissime. Certamente non servono alle popolazioni di qualsiasi paese e di
qualsiasi connotazione politica. I sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki, gli
Hibakusha, hanno dedicato la loro vita a testimoniare questo.
Le bombe nucleari vanno oltre la
capacità umana di poterle controllare riguardo agli obiettivi e soprattutto riguardo
alle conseguenze. Le atomiche sono in mano alla conoscenza e alle decisioni di
pochissime persone al mondo, fuori da ogni possibilità di controllo
democratico.
La gestione del nucleare è
circondata dal segreto degli Stati. Sono tanti gli incidenti di cui non
sappiamo nulla. La stragrande maggioranza delle popolazioni a livello mondiale
è per l’eliminazione delle bombe atomiche.
L’Italia, insieme a quasi tutti
gli Stati del mondo, ha aderito al Trattato di Non Proliferazione entrato in
vigore nel 1970, ma i cui obiettivi da tempo rimangono inceppati, anzi si
vogliono ammodernare le vecchie bombe nucleari, anche quelle presenti in
Italia. Con gli altri membri della Nato, il nostro paese ha rifiutato di
aderire a questo nuovo Trattato di proibizione. Nel Mondo ci sono ancora circa
23.000 armi atomiche di cui quasi 100 in Italia nelle basi di Aviano e Ghedi
Questo
anno lo scopo è la creazione di un movimento di opinione per la ratifica da parte di tutti gli Stati del Trattato per
la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW)
approvato all’ONU il 7 luglio 2017 e, con la campagna #ItaliaRipensaci
chiedere al governo italiano di firmare questo
trattato.
Per
promuovere una solidarietà popolare globale volta all’eliminazione completa e
definitiva delle armi nucleari è essenziale sensibilizzare e raggiungere un
gran numero di persone e organizzazioni.
Il vero “nemico”, infatti, non sono le armi nucleari in quanto tali, né gli stati che le possiedono o le costruiscono, bensì il modo di pensare che le giustifica: considerare accettabile l’opzione “annientamento totale” degli altri.
Il vero “nemico”, infatti, non sono le armi nucleari in quanto tali, né gli stati che le possiedono o le costruiscono, bensì il modo di pensare che le giustifica: considerare accettabile l’opzione “annientamento totale” degli altri.
Indigniamoci
e poi impegniamoci, e riportiamo quelle lancette indietro: dipende solo
da noi.
Mostra itinerante
PikadonoBus
Perché PikadonBus? Pikadon
è formato da due parole pika (lampo) e don (tuono).
Tuttavia c'è una differenza sostanziale dal punto di vita linguistico: noi occidentali la chiamiamo "bomba atomica" per il fatto che abbiamo acquisito già da tempo questo concetto scientifico che denota una maggior generalizzazione e astrazione rispetto al pikadon giapponese che esprime un concetto legato alla concretezza e alla realtà meno scientifico, ma più vicino alle loro sofferenze.
Tuttavia c'è una differenza sostanziale dal punto di vita linguistico: noi occidentali la chiamiamo "bomba atomica" per il fatto che abbiamo acquisito già da tempo questo concetto scientifico che denota una maggior generalizzazione e astrazione rispetto al pikadon giapponese che esprime un concetto legato alla concretezza e alla realtà meno scientifico, ma più vicino alle loro sofferenze.
Programma
Sabato 4.08
dalle 8,00 alle 16,00 | Spinea | Sagrato SS. Vito e Modesto
h. 9,00 Apertura mostra itinerante dentro all'autobus
h. 10,30 Flash-mob Soka Gakkai, (Bar BACIO NERO) - p.zza Fermi
h. 11.30 Apertura mostra di Bruno Tonolo “ATOMICA”, SpazioTRE Cinema Bersaglieri (visitabile tutti i giorni dal 4.08 all’11.08 dalle 17.30 alle 19.30)
dalle 17.30 alle 20,00 | Mira
| P.zza IX Martiri
Apertura mostra itinerante con intervento di Lisa Clark, co-presidente dell'International Peace Bureau e coordinatrice per il disarmo nucleare di Rete Disarmo
Apertura mostra itinerante con intervento di Lisa Clark, co-presidente dell'International Peace Bureau e coordinatrice per il disarmo nucleare di Rete Disarmo
h. 18,15 FlashMob a cura dell'Associazione Soka Gakkai
dalle 17.30 alle 18.30 letture sul tema della pace proposte dal “Circolo Auser: Peppino Impastato” di Mira con intrattenimento musicale
dalle 18.30 alle 19.00 verranno fatte fluttuare sulle fontane dalla P.zza del Comune delle lanterne rosse, tipico rito giapponese di commemorare i morti.
dalle 21,00 alle 23,00 | Spinea | Parco
Nuove Gemme
Spettacolo teatrale (*) StorieAtomiche, epigoni di una bomba con introduzione di Lisa Clark
Spettacolo teatrale (*) StorieAtomiche, epigoni di una bomba con introduzione di Lisa Clark
Domenica 5.08
dalle 9,00 alle 11,00 Salzano | Sagrato S. Bartolomeo
dalle 9,00 alle 11,00 Salzano | Sagrato S. Bartolomeo
apertura mostra itinerante dento l'autobus
h. 10,30 Flash-mob a cura dell'Associazione Soka Gakkai,
dalle 11.30 alle 13,00 | Marghera | Parrocchia della Resurrezione, Cita
apertura mostra itinerante dentro l'autobus
apertura mostra itinerante dentro l'autobus
Lunedì 6.08
h. 8.15 | Tutti i comuni
Rintocco 43 suoni delle campane
Rintocco 43 suoni delle campane
h. 8.15 | Dolo | Squero
Monumentale
Inaugurazione mostra “Mai più Hiroshima, mai più Nagasaki: Ban the Bomb”, ANPI Dolo e studentesse del Liceo Scientifico G. Galiei (visitabile lunedì 6 dalle 8, 15 alle 23, martedi 7, mercoledi 8, giovedì 9 dalle 16 alle 23)
Inaugurazione mostra “Mai più Hiroshima, mai più Nagasaki: Ban the Bomb”, ANPI Dolo e studentesse del Liceo Scientifico G. Galiei (visitabile lunedì 6 dalle 8, 15 alle 23, martedi 7, mercoledi 8, giovedì 9 dalle 16 alle 23)
dalle 7.30 alle 14,00 | Mirano | P.zza
Martiri
Apertura mostra itinerante dentro all'autobus
Apertura mostra itinerante dentro all'autobus
h. 11.02, Flashmob degli studenti con gli attori di V. Trolese e coordinato dalla Prof.ssa Anna Maria Angeli; Performance Bruno Tonolo e ass. Skate e Cultura
h. 18,00
| Noale | Casa Karibu
Saluto formale del Tavolo Intercomunale con Pace in Bici, Beati i costruttori di Pace
Saluto formale del Tavolo Intercomunale con Pace in Bici, Beati i costruttori di Pace
21 | Mirano | Parrocchia di S. L.
Mandich
Spettacolo teatrale StorieAtomiche, epigoni di una bomba con saluti di Lisa Clark e don Albino Bizzotto
Spettacolo teatrale StorieAtomiche, epigoni di una bomba con saluti di Lisa Clark e don Albino Bizzotto
Giovedì 9.08
h. 21,00 | Dolo | Squero Monumentale
Spettacolo teatrale StorieAtomiche, epigoni di una bomba
Spettacolo teatrale StorieAtomiche, epigoni di una bomba
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note sullo spettacolo teatrale: (*) Storie Atomiche: epigoni di una bomba
Uno spettacolo teatrale di e con Irene Kassandra Silvestri e Matteo Campagnol
Storie atomiche, epigoni di una bomba |
Non è la storia della Bomba di Hiroshima, non è nemmeno la storia dei Giapponesi, o del Giappone post-nucleare. È la storia di due persone che appartengono a mondi completamente diversi e non si sono mai parlate, ma che hanno vissuto lo stesso tragico evento e che finalmente si incontrano: il pilota americano Claude Eatherly, al comando dell’aereo che il 6 agosto sgancia l’atomica, e il dottor Hachiya, medico all’ospedale delle comunicazioni di Hiroshima.
Le parole dei due protagonisti ci daranno una visione inedita capace di attraversare il muro della storia.
Riferimenti
ti.perlapace@gmail.com
Mira:
Chiara Poppi, chiara.poppi@comune.mira.ve.it, +39 345 593 8262
Mirano:
Francesco Venturini, francesco.venturini@comune.mirano.ve.it, +39 366 564 1858
Salzano:
Daniele Masiero, +39 335 564 9533
Spinea:
Giovanni Litt, giovannilitt1994@gmail.com, 3484638971
La Filovia: Stefano Scattolin, lafilovia@gmail.com, 39346530 1731
Mira:
Chiara Poppi, chiara.poppi@comune.mira.ve.it, +39 345 593 8262
Mirano:
Francesco Venturini, francesco.venturini@comune.mirano.ve.it, +39 366 564 1858
Salzano:
Daniele Masiero, +39 335 564 9533
Spinea:
Giovanni Litt, giovannilitt1994@gmail.com, 3484638971
La Filovia: Stefano Scattolin, lafilovia@gmail.com, 39346530 1731
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