martedì 2 febbraio 2016

PM10 INQUINAMENTO ORDINANZA DEL SINDACO



Leggete l'ordinanza del Sindaco di Spinea e se potete aiuta l'ambiente nel farla applicare .

L'interessamento e la collaborazione dei cittadini  possono fare la differenza ancora una volta. 

Quelli possessori di stufe o caminetti evitando di accenderli, se hanno ha disposizione un impianto termosifone o a pompa di calore, e gli altri che si prodigandosi ad avvisare amici e parenti che non sono al corrente della gravità del momento, comunicandogli i contenuti dell'ordinanza,  anche eventualmente come ultima spiaggia, denunciando i trasgressori.

Noi siamo a disposizione di tutti per ricevere eventuali segnalazioni che saranno debitamente indirizzate alle autorità competenti. al nostro indirizzo: 
                                                comitato.ambiente.spinea@gmail.com 


                                  MISURE CONTRO L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO


ORDINANZA del Sindaco  N. 5 DEL 1/2/2016

I picchi preoccupanti dei livelli di concentrazione di Polveri Sottili PM10 a Spinea hanno provocato una presa di posizione dell'Amministrazione Comunale di Spinea che, da sola per il momento nell'area Miranese,  ha ulteriormente aumentato i limiti e le restrizioni con una ordinanza emessa ieri dal Sindaco Silvano Checchin.

Il Comune di Spinea, unico in tutto il Miranese ad avere una Centralina di Rilevamento delle emissioni ARPAV , con questa ordinanza per la prima volta vieta esplicitamente l'utilizzo di caminetti, stufe e qualunque altro apparecchio alimentato a biomassa legnosa.
al punto 5 infatti: 5. Il divieto di utilizzare caminetti, stufe e qualunque altro apparecchio domestico alimentato a biomassa legnosa ( a meno che non siano utilizzati per la cottura dei cibi), qualora sia presente nella stessa unità abitativa un impianto termico a combustibile tradizionale o a pompa di calore;

E' risaputo infatti che i maggiori concorrenti all'aumento delle polveri sottili, nel periodo invernale sono proprio la combustione di legna, nei caminetti  o nelle stufe, oltre che quelli alimentati a olio combustibile.
E' risaputo che la maggioranza degli impianti di riscaldamento sono alimentati a metano e che il loro impatto è molto diverso da quello delle automobili e dei riscaldamenti con combustione da biomasse legnose.
Che la totale maggioranza dei caminetti e/o stufe ( per una carenza di legge) non sono soggette a manutenzione, non hanno un libretto di manutenzione e quindi sono potenzialmente inquinanti.

Vedi nostro post del 29 dicembre "inquinamento da polveri sottili, problema risolvibile come? 
dove abbiamo segnalato quanto che un impianto che brucia legna, che sia un caminetto od una stufa produce emissioni di polveri sottili in una quantità annua 20 volte maggiore di quello che emette un'automobile media paria PM10 prodotte da camino aperto 20,9 kg/anno, mentre un'automobile ne produce 0,7 kg/anno - (fonte Arpa Emilia Romagna).

Ora questo non significa che gli unici colpevoli siano solo i possessori di caminetti o di stufe a legna, ma è inconfutabile che in questo particolare contesto atmosferico, con le rilevazioni che arrivano a misurare anche quattro volte il limite massimo consentito, la loro "collaborazione" ovvero il loro caminetto spento garantisce un livello di salubrità maggiore ai cittadini di Spinea.

Ciò non toglie che gli altri colpevoli dell'inquinamento, vale a dire  la viabilità cittadina e  il traffico pesante del passante e della camionabile, vadano affrontati e vadano trovate delle soluzioni, ma purtroppo l'ambito istituzionale è altro.

Il problema non si risolve però solo con un'Ordinanza, che ha un carattere di urgenza ed emergenza, non possiamo infatti dimenticare che il problema persiste e si ripresenterà anche l'anno prossimo e in quelli futuri se non si trova una "vera" soluzione..

Basti ricordare che il 2014 ha chiuso l'anno a Spinea con 65 sforamenti dei massimi di 35 giorni all'anno dei limiti stabiliti dal  Dlgs 155 del 13/8/2010, mentre il 2015 appena concluso ci ha visti 85 volte fuori legge.

Va affrontato a livello intercomunale, Citta Metropoltana e Regionale dove allo stesso tavolo ci siano organi Istituzionali ARPAV, Dipartimenti Regionali  agricoltura e foreste,  Medici competenti ULS, rappresentanti del mondo ambientalista, e i rappresentanti politici dei partiti che hanno responsabilità di governo del territorio e della difesa della salute del cittadino.

Va inoltre rivista la politica del territorio con un aumento massiccio di piantumazione di alberi e di zone filtro, in particolare tra il passante e l'area abitata, ricordiamo che da più di due anni a Spinea non si piantano nuovi alberi.
Va introdotto un regolamento del verde che vieti il taglio indiscriminato di alberi.

Mantenere un livello di inquinamento come quello che c'è stato la settimana scorsa ( e che continua ad esserci ancora) significa ledere il diritto alla salute, sancito come fondamentale dall'art.  32 della Costituzione, come riportato oggi in un articolo del Gazzettino:
=... i medici di medicina generale veneziani, riuniti nella Fimmg, hanno inviato una "lettera aperta" agli amministratori dai quali si attendono provvedimenti concreti. «I valori incredibilmente alti di Pm10 sono concausa scientificamente provata di malattie dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio - ricordano i medici-.
Sfortunatamente l’azione delle polveri avviene in silenzio, in modo inavvertito e inavvertibile, ma non per questo il danno è meno grave». E il dottor Lucio Pasqualetto, fiduciario della Fimmg, fa un esempio concreto: «Non possiamo disporre di indicatori ufficiali, ma quest’anno stiamo rilevando delle tossi tra gli adulti, iniziate a settembre o ottobre, che non riusciamo più ad eliminare. Non possiamo ovviamente dire che sia una concausa dell’inquinamento, ma questa era una patologia che negli anni passati si riusciva a curare in una settimana o dieci giorni ». =

                                           
VF

clicca su questo link o sull'immagine dell' ORDINANZA N. 5 DEL 1/2/2016
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